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F1, Ricordando Gilles Villeneuve. Prima parte.

F1, Ricordando Gilles Villeneuve. Prima parte.

Redazione

08.05.2017 ( Aggiornata il 08.05.2017 10:00 )

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Ci sono piloti in Formula 1 che vengono ricordati per il numero di titoli mondiali vinti, o per il numero di vittorie ottenute nel corso della propria carriera. Esiste però anche un'altra categoria di piloti, i cosiddetti piloti del cuore, i quali pur non vincendo un titolo mondiale sono comunque riusciti a regalare delle emozioni agli appassionati effettuando un sorpasso, affrontando in duello un pilota avversario, o anche vincendo un Gran Premio. A questa seconda categoria appartiene senza ombra di dubbio Gilles Villeneuve, l'indimenticabile pilota canadese della Ferrari scomparso esattamente 35 anni fa in seguito a un drammatico incidente occorso nel corso delle qualifiche del Gp del Belgio del 1982. Un pilota, Gilles, inizialmente criticato da numerosi tifosi del Cavallino Rampante per via dei numerosi incidenti/contatti, ma che poi diventerà un vero e proprio idolo per gli appassionati della massima serie automobilistica.

Dopo aver vinto nel 1974 il titolo nel campionato mondiale motoslitte, e partecipato sia al campionato americano che a quello canadese di Formula Atlantic tra il 1975 e il 1976, Villeneuve fa il suo esordio in Formula 1 nel 1977 al volante della McLaren (come possiamo vedere nella foto di apertura) in occasione del Gp di Gran Bretagna, di cui disputa pre-qualifiche, qualifiche e gara. A segnalarlo al Ds Teddy Meyer era stato James Hunt, il quale era rimasto colpito dal talento di Gilles in occasione del Gp Trois Rivieres, disputato da entrambi, e che aveva visto la vittoria del pilota canadese, e il campione del mondo 1976 di F1 concludere terzo.

Sul circuito di Silverstone Villeneuve a bordo di una vecchia M23 (i piloti titolari Hunt e Mass corrono con la M26) supera brillantemente le pre-qualifiche con il miglior tempo, si qualifica con il nono tempo, e in gara si classifica 11°, penalizzato da una spia dell'acqua malfunzionante, che costringe i meccanici a fermarlo ai box per verificare eventuali danni al sistema di raffreddamento della sua monoposto.

Non sfugge a nessuno però il talento del pilota canadese il quale nel warm-up della domenica mattina era riuscito a segnare il miglior tempo. La Ferrari decide, quindi, di puntare su di lui per il dopo Lauda non appena la McLaren ufficializza l'ingaggio di Tambay per la stagione 1978.

Villeneuve Mosport 1977 bis

Un esordio al volante della Rossa per Villeneuve che avverrà già sul finire della stagione 1977, in occasione del Gp di casa, sul circuito canadese di Mosport, dove la scuderia di Maranello aveva portato ben tre vetture (due per i titolari, Lauda e Reutemann, e una per il pilota canadese), e dove avverrà la definitiva rottura tra Lauda e il Cavallino, con il neo due volte campione del mondo che decide di non disputare le prove libere lasciando anticipatamente il circuito sostenendo di non sentirsi in grado di lottare per la vittoria. Via libera, quindi, al duo Reutemann-Villeneuve. La gara per i due portacolori della Rossa non sarà particolarmente positiva: il pilota argentino sarà costretto al ritiro al 20° Giro per un guasto al sistema dell'alimentazione; stessa sorte per il canadese, costretto a ritirarsi a quattro tornate dal termine per un problema alla trasmissione.

Villeneuve Fuji 1977

Due settimane dopo in Giappone Villeneuve nel corso dell'ultimo Gp stagionale (vinto dalla McLaren di Hunt, seguito dalla Ferrari di Reutemann), si rende inevitabilmente protagonista di un bruttissimo incidente: nel tentativo di superare la Tyrell P34 di Ronnie Peterson, tocca la gomma del la monoposto del pilota svedese. La Ferrari del pilota canadese prende così il volo, cappottando due volte, e terminando la sua corsa oltre il guardrail, uccidendo due persone (un commissario di pista e un fotografo), e ferendo circa 10 persone del pubblico che si erano illecitamente lì appostate. Un incidente, quello del Fuji, che ovviamente non manca di generare polemiche con Villeneuve accusato di aver forzato un po' troppo la mano nel corso del sorpasso, e con numerosi appassionati e addetti ai lavori che ne chiedono l'immediato licenziamento. Enzo Ferrari decide invece di dare ancora fiducia per il pilota canadese.

Villeneuve Montreal 1978

La stagione 1978 diventa così per Villeneuve la stagione della maturazione. Se la prima parte non sarà particolarmente entusiasmante (nonostante il giro più veloce ottenuto nel Gp inaugurale in Argentina) a causa sia di un incidente occorso a Long Beach dove metterà fuori gioco Regazzoni, sia per i diversi ritiri tecnici, nella seconda parte di campionato dopo il terzo posto ottenuto in Germania e il giro record a Monza (dove purtroppo verrà penalizzato in gara assieme a Mario Andretti per una falsa partenza) non solo arriverà la riconferma per la stagione successiva, ma in Canada sul nuovo circuito di Montreal il pilota canadese (soprannominato l'Aviatore per via dei numerosi incidenti compiuti) conquisterà la prima vittoria in Formula 1 superando di oltre 13 secondi la Wolff-Matra del futuro compagno di squadra, Jody Scheckter, e di 19 secondi l'altra Ferrari di Reutemann.

Il 1979 può rappresentare sicuramente una stagione di ulteriore crescita per Villeneuve. Intanto, al suo fianco viene ingaggiato dalla Ferrari il pilota sudafricano Jody Scheckter: tra i due nascerà una sincera amicizia. Da una punto di vista prettamente agonistico, se le prime due corse in Argentina e Brasile, disputate con la vecchia 312T3, sono da considerarsi deludenti con il quinto posto a Interlagos come miglior risultato, con il debutto della 312T4 a Kyalami Gilles riesce ad aggiudicarsi sia il Gp del Sudafrica, che la successiva gara negli Stati Uniti Ovest, sul circuito di Long Beach, passando in testa alla classifica. Le successive gare, però, non sono altrettanto positive per il pilota canadese, fuori dai punti in Spagna per un problema ai freni e alle gomme posteriori, e per mancanza di benzina a pochi metri dal traguardo in Belgio, e costretto al ritiro a Monaco per un problema tecnico alla trasmissione. Scheckter passa così in testa alla classifica piloti con 30 punti, seguito da Laffite a 24, e da Villeneuve a 20.

Gilles prova a recuperare il distacco in classifica, tornando sul podio in Francia, ma nelle due gare successive in Inghilterra e Germania resterà fuori la zona punti.

Villeneuve Zandvoort 1979

In Austria conquista un ottimo secondo posto dietro la Williams di Alain Jones, riportando a 6 i punti da recuperare sul compagno di squadra, ma nel corso del Gp successivo, sul circuito olandese di Zandevoort è costretto a ritirarsi in quanto dopo aver subito al 47° giro il controsorpasso da parte di Alan Jones (superato dal canadese all'11° giro), il pilota canadese decide di non fermarsi a cambiare la gomma posteriore sinistra, forata dopo un testacoda. In seguito a un nuovo dritto, Gilles deciderà a questo punto di fermarsi ma il giro fatto su tre ruote farà in modo che la ruota posteriore sinistra si stacchi,venendo trascinata dalla monoposto per mezzo delle tubazioni dei freni. Con il secondo posto rimediato in Olanda, Scheckter sale a 44 punti, con Villeneuve fermo a 32.

Villeneuve Scheckter 1979

Arriviamo così al gp d'Italia, a Monza, decisivo per il titolo mondiale. Villeneuve decide di non attaccare Scheckter, per dare modo alla squadra di poter vincere sia il titolo piloti che quello costruttori, dietro la promessa che la squadra l'anno successivo avrebbe aiutato lui a vincere il titolo. La gara vedrà così la Ferrari centrare una doppietta con Scheckter davanti a Villeneuve, che vedrà così il pilota sudafricano vincere il suo primo e unico titolo mondiale, e la Ferrari aggiudicarsi il suo sesto Titolo Costruttori.

Villeneuve riuscirà a conquistare il secondo posto in Classifica piloti arrivando 2° in Canada dietro la Williams del solito Jones, e 1° nel Gp degli Stati Uniti Est sul circuito di Watkins Glen.

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Analizzando la stagione 1979 del pilota canadese, un posto speciale lo merita sicuramente il celeberrimo Duello di Digione (per ulteriori dettagli potete andare qui) che vede protagonisti Gilles e il pilota Renault, Renè Arnoux, con il ferrarista alla fine giunto secondo, che riviviamo attraverso la telecronaca dell'indimenticabile Mario Poltronieri. Se in pista i due piloti non si risparmiarono alcun colpo, fuori pista tra i due piloti nacque una forte stima e amicizia.

1/CONTINUA.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81

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