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Prost, Pirelli e la scelta delle gomme in Formula 1

Prost, Pirelli e la scelta delle gomme in Formula 1

Redazione

24.04.2017 ( Aggiornata il 24.04.2017 10:00 )

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Dare la possibilità ai team e ai piloti di scegliere liberamente tra le 5 mescole fornite dalla Pirelli nel corso della stagione (Ultrasoft, Supersoft, Soft, Medium e Hard) i 13 set di gomme da utilizzare nel corso dei vari weekend di gara. Già due anni fa la Force India per bocca del suo Direttore Tecnico, Otmar Szafnauer, aveva lanciato questa proposta, ottenendo però il no del gommista milanese, con l'allora Direttore Sportivo, Paul Hembery, che motivò la scelta sostenendo come non tutti i team fossero stati d'accordo in merito a questa ipotesi, e che non sempre le squadre avrebbero fatto in caso di maggiore libertà delle scelte responsabili (ogni circuito necessita infatti di pneumatici diversi, da qui l'imposizione nel Regolamento delle due mescole diverse da usare in gara), oltre al fatto che fornire le 4 mescole a disposizione per ciascun team da parte di Pirelli sarebbe anche solo logisticamente impossibile.

A distanza di due anni, ecco tornare alla ribalta questa proposta, riveduta e corretta dal 4 volte campione del mondo, Alain Prost, divenuto nello scorso Febbraio consigliere speciale del Team Renault, che nel weekend del Gp d'Australia, secondo quanto ha riportato in questi giorni il sempre bene informato magazine tedesco Auto Motor und Sport, avrebbe rilanciato la proposta di lasciare liberi i piloti di scegliere i 13 set di gomme da usare nei weekend di gara, abolendo la regola della doppia mescola obbligatoria nel corso del Gp e magari dare la possibilità alle squadre di poter usare nello stesso set delle mescole diverse (ad esempio supersoft sull'anteriore, e soft sul posteriore, ecc).

A tutte queste proposte ha ovviamente risposto , intervistato da Auto Motor und Sport, il nuovo Direttore sportivo di Pirelli, Mario Isola, ribadendo ancora una volta il no alle proposte lanciate dal quattro volte campione del mondo francese, e spiegando sopratutto il perchè della posizione assunta dal gommista milanese.

Tanto per cominciare, il rischio della proposta lanciata da Prost, a detta di Pirelli, è quello di andare verso delle gare monotone: la scopo di usare due mescole diverse nel corso del Gran Premio è infatti quello di favorire lo show, lo spettacolo in pista. Con un set di gomme si possono compiere degli stint di gara più corti o più lunghi a seconda della morbidezza o della durezza del compound scelto, e questo da alle squadre la possibilità di poter valutare diverse opzioni strategiche. Nel caso in cui le squadre fossero libere autonomamente di scegliere la mescola della gara senza indicarne una seconda, inevitabilmente la maggior parte punterebbe su una mescola più dura, la quale consentirebbe di disputare la distanza di gara quasi nella sua interezza, andando così a generare della monotonia in pista.

In merito alla proposta di utilizzare delle mescole diverse all'interno dello stesso set, Isola non è per niente favorevole, sostenendo che la soluzione potrebbe forse funzionare su una macchina di Gran Turismo, a patto di avere un anteriore particolarmente carico, ma che non potrebbe assolutamente funzionare su una monoposto di Formula 1, essendo estremamente sensibile.

Prendendo come riferimento due possibili ipotesi di gomme miste (Supersoft sull'anteriore, e Soft sul posteriore; Soft sull'anteriore, Medie sul posteriore), il Direttore del Motorsport Pirelli ricorda come il Delta (la differenza di prestazione) tra Supersoft e Soft sia di circa 7 decimi, mentre quello tra soft e medie è quantificabile in circa 1 secondo e mezzo. Detto questo, il rischio di questo mix con due mescole diverse sarebbe quello di avere un maggior grip sull'anteriore associato a del forte sovrasterzo. L'unica cosa che potrebbe fare in quel caso Pirelli potrebbe essere costruire delle gomme dello stesso tipo ma con mescole diverse tra anteriore e posteriore, secondo quanto consente il Regolamento.

Pirelli, però, può dirsi assolutamente soddisfatta del comportamento delle mescole 2017 in fatto di degrado, con un graining scarsamente presente al momento. Nonostante questo, però, il gommista milanese è già al lavoro per la prossima stagione. Dopo il test eseguito con Vettel martedì scorso in Bahrain, nel corso della stagione anche gli altri team metteranno a disposizione le monoposto di questa stagione per mettere a punto le gomme 2018, con due obiettivi in particolare che Pirelli si pone, e cioè: rivedere la differenza di prestazione tra soft e medie troppo alto, ma ancor più aumentare il delta tra soft e supersoft, e tra Supersoft e Ultrasoft, al contempo aumentando la finestra di esercizio delle singole mescole e cercando di mantenere il surriscaldamento il più basso possibile.

Un insieme di variabili molto ampio da gestire, ma che, siamo certi, il gommista milanese (che quest'anno festeggia i suoi 110 anni in ambito di Motorsport )riuscirà sicuramente a controllare, garantendo anche in futuro la bontà e qualità offerta in queste stagioni di Formula 1.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81

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