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F1, Vettel trionfa in Bahrain

F1, Vettel trionfa in Bahrain

Redazione

18.04.2017 ( Aggiornata il 18.04.2017 11:25 )

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Ci sono tanti modi per vincere in Formula 1. Si può vincere partendo dalla pole position e mantenendo la testa della gara per tutta la sua durata, si può vincere sorpassando il tuo rivale in partenza, oppure ai box dopo una serie infinita di giri veloci. Oppure, si può vincere una gara sacrificando le qualifiche e puntando al set-up ottimale della monoposto in vista del Gran Premio, al fine di avere il miglior consumo possibile non solo delle gomme anteriori, ma anche delle gomme posteriori in base al layout del circuito. Proprio quest'ultima soluzione è stata quella adoperata dalla Ferrari, e che ha così permesso a Sebastian Vettel di aggiudicarsi il Gp del Bahrain, corso domenica sul circuito del Sakhir, davanti alle Mercedes di Lewis Hamilton e di Vallteri Bottas, riportando così il campione tedesco di Heppenheim e il Cavallino Rampante rispettivamente in testa alla Classifica Piloti e Costruttori.

Come detto prima, la vittoria di Vettel nasce in realtà nella giornata del sabato, quando la Ferrari, consapevole di essere ancora leggermente inferiore di circa 2 decimi rispetto alla Mercedes, decide di puntare tutte le sue carte sulla gara dove già in passato ha dimostrato di potersela giocare con i più quotati rivali tedeschi, adottando un apposito set-up volto a preservare maggiormente le gomme posteriori, maggiormente sollecitate sul circuito del Sakhir.

Vettel Hamilton 1° Giro

Se in qualifica questo set-up sembra non pagare, con il campione tedesco staccato di quasi mezzo secondo dalla pole ottenuta da Bottas (la prima in carriera), in gara la musica cambia: non solamente Vettel riesce a passare subito Hamilton potendo sfruttare sia il lato più pulito della pista sia una partenza non del tutto eccezionale da parte della Mercedes numero 44 sia il poter frenare leggermente più tardi del rivale inglese (caratteristica che la SF70-H offre, e che il campione di Heppenheim sembra gradire molto), ma nel giro di poche tornate si mette subito dietro i tubi di scappamento della Mercedes numero 77 di Bottas, alle prese dopo il secondo giro sia con alcuni problemi riguardanti la pressione delle gomme, sia con del sovrasterzo che condizionerà inevitabilmente il suo passo gara.

Vettel Pitstop 11° GiroVista l'impossibilità di superare in pista l'ex pilota della Williams, la Ferrari mette a segno un altro punto compiendo l'undercut nei confronti del pilota finlandese facendo fermare Sebastian nel corso dell'11° Giro e montando gomme Supersoft. La Mercedes prosegue, mentre Verstappen, autore di una buona partenza che lo aveva portato dal 6° al 4° posto, capisce subito la bontà della scelta Ferrari, e chiede alla Red Bull di fare qualcosa di simile.

Il giovane pilota olandese si fermerà alla tornata successiva, ma la sua gara si concluderà dopo poche curve al rientro in pista a causa della rottura del disco destro dei freni della sua RB13.

Stroll Sainz 14° Giro

Al 14° Giro il contatto tra la Toro Rosso di Sainz e la Williams di Stroll (con tanto di ritiro per entrambi) costringe la Direzione Gara a far entrare in pista la Safety Car (e a comminare al pilota spagnolo una penalità in griglia di tre posizioni da scontare nel prossimo Gp in Russia). A differenza della Cina, l'incidente non si è verificato nel rettilineo principale, per cui chi decide di fermarsi ai box perde di fatto la posizione.

Hamilton Ricciardo Gara bis

La Mercedes decide di far fermare in contemporanea i due piloti, ed è qui che Hamilton compie il secondo errore di giornata dopo la partenza rallentando Ricciardo al momento di entrare in pitlane, al fine di non perdere troppo tempo nella sosta ai box dietro al compagno di squadra. La manovra del pilota inglese viene quasi subito rilevata dalla Direzione Gara, che gli commina una penalità di 5 secondi: verranno aggiunti o alla sosta successiva o a fine gara (nel caso in cui non siano più previste soste ai box).

La trama della seconda parte della gara vedrà da una parte Vettel su Supersoft intenzionato ad allungare il più possibile sugli avversari (Ricciardo su Red Bull), mentre Hamilton su gomme Soft girare non troppo lontani da quelli della Ferrari, se non in alcuni casi leggermente superiori. La corsa si decide così tra il 33° e il 43° giro quando entrambi si fermano ai box per la seconda e ultima sosta (e con il pilota inglese pronto a scontare la penalità), montando sulle rispettive monoposto un set di gomme Soft (la più performante in pista).

Vettel Traguardo

Gli ultimi 14 giri vedranno Hamilton girare oltre 1 secondo e mezzo più veloce del pilota tedesco della Ferrari (impegnato nel frattempo a gestire la gara) al fine di ridurre il divario, ma senza riuscirci: Vettel taglierà il traguardo con oltre 6 secondi di vantaggio sulla Mercedes di Hamilton, 20 secondi su quella di Bottas. Più staccata l'altra Ferrari di Raikkonen a 22 secondi e mezzo dal vincitore.

Analizzando con più attenzione la gara, uno degli elementi che ha consentito alla Ferrari di vincere il GP è stato sicuramente la gestione delle gomme morbide (soft e supersoft), con un set-up, come dicevamo all'inizio, volto a preservare maggiormente le gomme posteriori. Cosa, questa, non riuscita alla Mercedes, come peraltro avevamo già visto in Australia nel corso della gara inaugurale: se Hamilton, per via del suo innato talento, riesce comunque a limitare i danni (pur se ininfluenti ai fini del risultato finale, sono stati a dir poco impressionanti le tornate effettuati nell'ultima parte di gara dal pilota inglese dove riusciva a recuperare circa 1-1.5 secondi a giro nei confronti della Rossa di Vettel), Bottas invece dopo la pole ottenuta sabato non riusciva assolutamente a girare nei tempi del proprio caposquadra, vuoi per una problema alla pressione delle gomme manifestatosi a partire dal 2° Giro, vuoi per il sovrasterzo accusato nel corso dell'intero Gran Premio.

Hamilton Bottas 48° Giro

La scelta del team tedesco di effettuare per ben due volte lo scambio di posizioni tra Bottas e Hamilton effettuando così un vero e proprio ordine di scuderia ha dimostrato (caso mai ce ne fosse bisogno) come in Mercedes sia ben chiaro a tutti gli effetti come dinanzi a una Ferrari estremamente competitiva come quella vista nel corso delle prime tre gare l'unico candidato serio per il titolo alla fine sia proprio Lewis Hamilton.

Vettel Raikkonen Gara

Una strategia usata nella seconda parte di gara anche dalla Ferrari, con Vettel che ha sopravanzato Kimi Raikkonen, giunto 4° a oltre 22 secondi dal proprio compagno di squadra anche se, partenza disastrosa a parte, nel caso del finlandese (salito sul podio nelle ultime edizioni del Gp) sembra esserci stato un problema tecnico al motore.

Passando agli altri team, la Red Bull conferma sul giro secco di aver fatto un deciso passo avanti, mentre sul passo gara c'è ancora molto da lavorare per arrivare sui livelli di Ferrari e Mercedes, con Verstappen apparso decisamente più in palla di Ricciardo, ma tradito dalla rottura del disco destro dei freni, e così costretto a ritirarsi.

Tra le note positive di giornata una citazione la merita sicuramente l'11° posto di Pascal Wehrlein, al debutto stagionale con la Sauber, ed autore al rientro dall'infortunio occorso in Race Of Champions (tre microfratture alle vertebre toraciche) di un'ottima perofrmance, visto e considerato che la monoposto elvetica è l'unica a montare una power unit Ferrari dello scorso anno.

Due parole, infine, sulla McLaren, autrice di un vero e proprio weekend da incubo, con Vandoorne ritiratosi ancor prima di cominciare la gara per un problema alla power unit Honda, e con Alonso ritiratosi a due giri dal termine per il medesimo problema. Un vero e proprio peccato, perchè anche domenica il pilota asturiano ha dimostrato ove possibile tutto il suo talento arrivando fino all'11° posto, non venendo però supportato dalla power unit nipponica. Non c'è dubbio sul fatto che la Honda rispetto allo scorso anno abbia fatto purtroppo un passo indietro sia sul fronte dell'affidabilità che sul fronte della potenza vera e propria del motore. Speriamo solo che il nuovo aggiornamento atteso in Canada possa consentire a entrambi i piloti di poter correre con maggiore serenità.

Riepilogo Gara

Andiamo a questo punto a riepilogare l'ordine di arrivo della gara grazie alla grafica diffusa dalla FOM.

Classifica Piloti

In Classifica Piloti Vettel torna in testa con 68 punti, seguito da Hamilton a quota 61. Più staccati Bottas a 38 punti, Raikkonen a quota 34, Verstappen a 25 e Ricciardo a 22 punti.

Classifica Costruttori

In Classifica Costruttori la Ferrari torna in testa con 102 punti, ma la Mercedes è lì, a 99 punti. Terza la Red Bull a 47 punti. Decisamente più staccate Force India e Williams, rispettivamente a 17 e a 16 punti.

Prossimo appuntamento con la F1 Domenica 30 Aprile, con il Gp della Russia, con diretta esclusiva su SKY SPORT F1 HD e con differita serale su RAIDUE.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81

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