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Schumacher e il 100° podio in Formula 1

Schumacher e il 100° podio in Formula 1

Redazione

31.03.2017 ( Aggiornata il 31.03.2017 20:32 )

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Una giornata speciale. Il 31 Marzo 2002 al termine di una gara estremamente combattuta, non solamente Michael Schumacher vince il Gp del Brasile a bordo della Ferrari F2002 davanti alla Williams-BMW di Ralf Schumacher e alla McLaren-Mercedes di David Coulthard (qui ritratti sul podio assieme all'ex Dt Ferrari, Ross Brawn), ma diventa il secondo pilota nella storia della Formula 1 a tagliare il traguardo dei 100 podi: prima di lui solamente Alain Prost nel Gp di Francia 1993 (prima di ritirarsi a fine stagione con 106 podi conquistati) era riuscito in questo obiettivo.

Il 2002 era iniziato in maniera particolare per il campione di Kerpen e per la Ferrari: visto il dominio dimostrato nel corso della stagione precedente, il team di Maranello decise di iniziare la nuova stagione schierando la monoposto usata l'anno prima, la F2001, in modo tale da poter sviluppare fino all'ultimo la nuova nata prima di poterla portare in pista.

Se in Australia le Rosse di Schumacher e di Barrichello riuscirono comunque a conquistare l'intera prima fila (con Rubinho davanti a Schumi di soli 5 millesimi), e a vincere la gara grazie al campione del mondo tedesco (con il pilota brasiliano costretto forzatamente al ritiro per via di un tamponamento subito dalla Williams di Ralf Schumacher, il quale, decollò sulla Ferrari, andando fuori pista), in Malesia le cose andarono un po' meno bene, con la Williams che conquistò una prestigiossima doppietta con Ralf Schumacher vincitore e Juan Pablo Montoya secondo, e con Michael Schumacher solo terzo dopo aver ottenuto la pole in seguito al contatto alla prima curva con il pilota colombiano della Williams (ripartito poi 11°), che aveva portato il campione di Kerpen a uno stop necessario per sostituire l'ala anteriore. Peggio ancora era andata a Barrichello, costretto al ritiro nel corso del 40°giro quando dopo la sosta era rientrato in seconda posizione per via di un problema al motore.

Alla luce dei risultati sopra citati, era giunto il momento per la Ferrari di portare in pista la nuova F2002, che fa il suo esordio con un solo esemplare affidato a Michael Schumacher (a Barrichello viene assegnata per l'ultima volta la F2001, in attesa dal Gp successivo ad Imola di poterla guidare anche lui) in occasione del Gp del Brasile, in programma sul circuito di Interlagos.

La pole viene conquistata dalla Williams di Juan Pablo Montoya (1'13”114), ma staccato di poco più di un decimo (1'13”241) si classifica al secondo posto la nuova monoposto del Cavallino Rampante guidata da Michael Schumacher. Il caldo eccessivo presente in pista agevola (e non poco) le gomme Michelin, montate dal team di Grove: dei primi 10 classificati, infatti, solamente tre montano le coperture nipponiche (le due Ferrari di Schumacher e Barrichello, 2° e 8°, e la Sauber-Ferrari di Heidfeld, 9°.

Osservando con attenzione la prima fila, desta non poche preoccupazioni la presenza di Montoya in pole: apparso troppo aggressivo più volte al via nei confronti di Schumacher, il timore è quello di rivedere un contatto alla prima curva come quello occorso 15 giorni prima in Malesia. Sarà così anche questa volta?

Schumacher Montoya Brasile 2002

Al via Schumacher riesce a partire meglio del pilota colombiano e a conquistare la prima posizione, approfittando di un errore del pilota della Williams, il quale aveva allargato troppo la traiettoria, ma Montoya non ci sta, e così tenta nuovamente l'attacco, finendo però per tamponare la Rossa del pilota tedesco.

Schumacher Montoya Brasile 2002 RetroLa F2002, però, si dimostra molto più solida della monoposto precedente: se infatti Montoya fu costretto a fermarsi ai box per sostituire l'ala anteriore, la monoposto del Cavallino non ha subito alcun danno nell'impatto, per cui Schumacher può così proseguire tranquillamente in testa cominciando a costruire man mano un buon vantaggio sul fratello.

Dalle retrovie, nel frattempo, comincia progressivamente a risalire la F2001 di Barrichello: se Schumi, infatti, segue una strategia improntata su una sola sosta (sfruttando anche la maggiore capacità del serbatoio della nuova macchina), il pilota brasiliano è su una strategia a due soste. Al 14° giro, Rubinho riesce a superare Schumacher e a portarsi in testa, ma due giri dopo la sua gara finisce anzitempo per via di un problema al cambio.

Schumacher Interlagos 2002

Schumacher torna così in testa e gestisce il vantaggio costruito nei confronti della Williams guidata dal fratello Ralf, anch'essa su una sola sosta, senza però riuscire ad aumentarlo in maniera significativa.

Dopo le rispettive soste ai box (Michael al 39° Giro, Ralf al 44°), la gara improvvisamente comincia a cambiare scenario. Se nella prima parte di gara era la Ferrari a guadagnare, in questa seconda parte è la Williams a guadagnare sulla Rossa, riuscendo ad arrivarvi vicino ma senza di fatto riuscire a superarla.

Schumi Gp Brasile 2002

Michael Schumacher riuscirà così a vincere il Gp di Brasile (e a conquistare il suo 100° podio in carriera) con poco più di 5 decimi di vantaggio sul fratello Ralf, e con quasi un minuto di vantaggio sulla McLaren-Mercedes di David Coulthard. Al quarto posto, staccato di 1'06” la Renault di Jenson Button, seguito dalla Williams di Montoya, giunta quinta dopo una gara all'insegna della rimonta a causa dell'incidente avvenuto, come sopra scritto, nelle primissime fasi di gara.

Una vittoria, quella di Interlagos, che consente a Michael Schumacher di riprendersi la testa della Classifica piloti con 24 punti, seguito dal fratello Ralf a quota 16, e dal colombiano Montoya a quota 14. In Classifica costruttori la Williams-BMW resta in testa con 30 punti, ma la Ferrari è seconda a quota 24. Più staccata la McLaren-Mercedes del duo Coulthard-Raikkonen, a soli 8 punti.

Una stagione, quella 2002, che regalerà delle grandissime soddisfazioni a Schumi: dopo quella del Brasile seguiranno altre 9 vittorie (di cui 3 consecutive ad Imola, in Spagna e in Austria) e ben 5 secondi posti, che gli daranno la possibilità già a metà campionato, in occasione del Gp di Francia, di aggiudicarsi il suo 5° titolo iridato in carriera, andando così ad eguagliare l'indimenticabile Juan Manuel Fangio. Ma questa è un'altra storia.

Abbiamo voluto ricordare a distanza di 15 anni il 100° podio in carriera di Michael Schumacher, senza però dimenticare che il campione di Kerpen sta combattendo un Gp ancora più importante: quello per la vita, dopo il drammatico incidente occorsogli il 29 Dicembre 2013 sulle nevi di Maribel.

Approfittiamo, quindi, di questa occasione, per mandare un forte abbraccio alla famiglia Schumacher, con l'auspicio di poter apprendere quanto prima che anche in questa dura e difficile battaglia Michael sia riuscito a vincere, salendo sul gradino più alto del podio, così come tante volte ci ha deliziato nel corso della sua lunga carriera in Formula 1.

KeepFighting, Michael!

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81

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