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Liberty Media e il futuro della F1

Liberty Media e il futuro della F1

Redazione

27.01.2017 ( Aggiornata il 27.01.2017 18:58 )

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Rendere i Gp dei veri e propri eventi, al pari del Superbowl americano, rilanciare il marchio F1, e al contempo cercare di far riavvicinare i tifosi al Circus andando a semplificare il Regolamento e valorizzare i GP storici. Questi gli obiettivi accennati in questi giorni dal neo Presidente (e CEO) della Formula 1, Chase Carey, dal neo Managing Director, Ross Brawn, e dal neo Direttore Generale per l'ambito commerciale, Sean Bratches, e che in questo articolo proveremo meglio ad approfondire.

21 GP COME 21 SUPERBOWL.

Grande attesa in questi giorni per le primissime dichiarazioni del neo Presidente della Formula 1, Chase Carey, dopo l'intera acquisizione del Circus da parte di Liberty Media. Intervistato dalla CNBC, egli confessa che mai si sarebbe immaginato un anno fa di trovarsi in questo ruolo, e di sentirsi profondamente entusiasta della sfida che lo attende.

Nel ringraziare Bernie Ecclestone per il lavoro svolto in questi anni, non sono comunque mancati in questi giorni degli attacchi (anche piuttosto pesanti) nei suoi confronti. Se la base della F1 resterà in Inghilterra, certamente non sarà negli uffici occupati fino alla scorsa settimana dall'86enne manager di Ipswich, ritenuti da Carey troppo piccoli per poter seguire gli affari della F1, e lamentando l'assenza di una stanza tutta sua.

Altro motivo di critiche da parte del neo Presidente il fatto che nell'ufficio sponsor lavorasse una sola persona, come anche che nell'ufficio marketing non vi lavorasse nessuno (ricordiamo, infatti che Ecclestone era solito gestire da solo tutti i contratti di sponsorizzazione, come anche i contratti con i responsabili dei circuiti). Altra critica nei confronti di Ecclestone l'assenza della F1 per quanto concerne i media digitali, con i social non pienamente sfruttati dal Circus, e sopratutto il fatto che sopratutto negli ultimi 4-5 anni la Formula 1 non sia cresciuta da un punto di vista economico come avrebbe dovuto fare; con del potenziale, quindi, non sfruttato adeguatamente. Stesso ragionamento sul fronte dei diritti televisivi, dai quali ci si aspetta maggiori entrate nel futuro prossimo.

Eppure, nonostante ciò, Carey da comunque atto all'ex padre padrone della F1 di aver saputo costruire un grande business in questi decenni; prova ne è il valore di 8 miliardi di dollari con cui la F1 stessa è stata acquistata, dimostrazione che Ecclestone è capace ancora oggi di grandi intuizioni commerciali,su cui il neo capo della F1 spera di poter contare.

Per quanto riguarda i Gp, oltre a ribadire la possibilità di un secondo Gp negli Usa (Miami, New York, Los Angeles e Las Vegas le mete candidate), Carey infine auspica il fatto che diventino più di un semplice evento legato alla pista: nelle sue intenzioni, infatti, i 21 Gp presenti nel calendario (quest'anno 20) dovrebbero diventare una specie di Superbowl, con degli eventi quali animazioni, concerti, ecc che diano modo non solo all'autodromo o al circuito ma a tutta la città che ospita il Gp di essere realmente coinvolta, e con essi ovviamente gli spettatori.

SEMPLIFICARE LE REGOLE E GARANTIRE LA PRESENZA DEI CIRCUITI STORICI.

Intervistato nella mattinata di martedì dalla BBC, il neo Managing Director per la F1, Ross Brawn, ha presentato il suo programma di lavoro. Oltre ad assistere ai test invernali per vedere le nuove vetture e capire l'impatto che il nuovo regolamento potrà avere sullo spettacolo in pista), l'ex Dt di Ferrari e Mercedes ha fatto presente come sia sua intenzione in accordo con i team e la FIA di determinare una direzione da seguire per i prossimi 3-5 anni, facendo presente come la F1 sia piuttosto reattiva ma che molto raramente abbia una visione a lunga gittata.

In tal senso anche l'intenzione di semplificare il regolamento esistente, dando così modo ai tifosi e agli appassionati di poter seguire maggiormente la gara, trasformandola in uno spettacolo da seguire con attenzione dall'inizio alla fine.

Infine, altro aspetto importante andato perso nel corso degli ultimi anni a detta di Brawn, riguarda il recupero delle origini della F1, con la valorizzazione di circuiti storici quali Silverstone, Monza, Monaco, Hockenheim e Nurburgring che stanno ancora facendo o hanno fatto la storia della F1.

LA FORMULA 1 E IL RILANCIO ATTRAVERSO 4 PUNTI.

Intervistato dalla CNN, il nuovo Direttore Commerciale della F1, l'ex manager ESPN Sean Bratches, ha spiegato quali sono i quattro punti attraverso i quali la Formula 1 deve passare per un suo rilancio da un punto di vista prettamente commerciale.

Primo punto: il brand, il marchio. Esso rappresenta il biglietto da visita per ciascun sport. Nel caso della F1 Bratches ammette che bisognerà lucidarlo, elevarlo, renderlo centrale al fine di esplorare nuove aree del mercato finora mai osservate al fine di trovare nuovi sponsor, nuovi promoter, nuovi titolari dei diritti.

Secondo punto: il digitale. Rappresenta una grande opportunità per reimmaginare i prodotti messi a disposizione oggi dalla F1, coinvolgendo gli appassionati grazie all'aiuto degli sponsor.

Terzo punto: approccio più democratico con squadre, sponsor, promoter e titolari dei diritti.

Quarto e ultimo punto: l'esperienza della gara. Bisogna creare la migliore esperienza di gara possibile sia per gli spettatori che seguono il Gp in circuito, sia per chi segue la gara davanti al televisore.

Queste, dunque, le principali novità presentate da Chase Carey, Ross Brawn e da Sean Bratches. L'augurio, forte e sincero, è quello di poter tornare una F1 capace di appassionare nuovamente gli appassionati così come lo è stata fino a pochi anni fa.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81

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