Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Halo ed Aeroscreen: le differenti posizioni di F1 ed IndyCar

Halo ed Aeroscreen: le differenti posizioni di F1 ed IndyCar

Redazione

23.01.2017 ( Aggiornata il 23.01.2017 18:52 )

  • Link copiato

Un problema unico, una differente soluzione per cercare di risolverlo. Nel corso degli ultimi anni è tornato prepotentemente alla ribalta in Formula 1 e IndyCar dopo i drammatici incidenti costati la vita rispettivamente a Jules Bianchi e a Justin Wilson il problema relativo alla sicurezza dei piloti. In particolare, grande attenzione è stata messa nel ricercare una soluzione che potesse proteggere al meglio la testa da incidenti o comunque da forti urti. Se nella massima serie automobilistica, al momento la soluzione più gettonata è rappresentata dal sistema Halo (una barra ricurva in carbonio quasi a forma di boomerang che sovrasta l'abitacolo della monoposto all'altezza della testa del pilota, come possiamo vedere sulla Ferrari di Raikkonen nella foto di apertura scattata durante l'ultima sessione di test pre-campionato a Barcellona il 3 Marzo dello scorso anno), oltre oceano questa soluzione è stata nettamente bocciata, come ha ufficializzato in questi giorni il CEO della IndyCar, Mark Miles.

Intervenuto al Salone dell'Auto di Detroit, Miles ha così affermato “Non crediamo che l'Halo possa avere alcuna possibilità per noi.” A motivare questa bocciatura la pendenza tipica delle piste ovali americane (il banking), il quale impedirebbe una corretta visione di quello che avviene fuori dalla macchina.

Hamilton Halo FP1 Onboard

Un problema, quello della visibilità dell'Halo, emerso anche in Formula 1 durante le diverse simulazioni effettuate in FP1 nel corso della scorsa stagione (qui lo possiamo vedere onboard sulla Mercedes di Hamilton durante la prima sessione di prove libere del Gp di Singapore), e denunciato da diversi piloti senza però al momento venir risolto.

Ricciardo Aeroscreen FP1

In IndyCar, però, la voglia di trovare una soluzione al problema relativo alla sicurezza del pilota c'è, e per questo non esiteranno a cercare e studiare delle altre soluzioni, tra le quali spicca sicuramente l'Aeroscreen, portato in pista lo scorso anno in Formula 1 dalla Red Bull durante la FP1 del Gp di Russia da Daniel Ricciardo (come possiamo vedere in questa foto), e poi al momento messo in pausa per via della rivoluzione regolamentare di questa stagione.

Già da tempo si parlava di simulazioni oltreoceano di questo parabrezza (simile, se vogliamo, a quello utilizzato dagli aerei militari, e che offre, per via dell'assenza del pilone centrale, di poter avere la massima visibilità). Conferme arrivate dallo stesso Miles “Siamo maggiormente favorevoli a introdurre un parabrezza di dimensioni limitate piuttosto che l'Halo”.

Come considerare, dunque, l'introduzione dell'Aeroscreen? Un'occasione persa da parte della F1, o un'opportunità perfettamente colta al volo dalla IndyCar? Il dibattito è aperto.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi