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F1, Gp Ungheria: dominio Mercedes all'Hungaroring

F1, Gp Ungheria: dominio Mercedes all'Hungaroring

Redazione

25.07.2016 ( Aggiornata il 25.07.2016 10:30 )

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Una vittoria netta, mai messa in discussione. Sull'unico circuito dove dall'avvento della motorizzazione turbo-ibrida non erano mai riuscite a vincere, le Mercedes portano a casa una importantissima doppietta con Lewis Hamilton vincitore davanti a Nico Rosberg, dimostrando ancora di più come la W07 sia una monoposto assolutamente al di sopra della concorrenza. Già lo si era visto nel corso del weekend ma in gara è emerso in maniera ancora più netta: indipendentemente dalle condizioni atmosferiche presenti (o con la pioggia, o con il sole, o con il caldo, arrivato improvvisamente ieri con ben 52° sull'asfalto) le monoposto del team tedesco sono state le uniche a gestire in maniera impeccabile le gomme riuscendo a girare con una costanza di tempi veramente impressionante, e a essere particolarmente gentile con le stesse, facendole durare più delle altre squadre (vedasi il primo stint di gara con le Supersoft).

Partenza Curva 1

Se escludiamo il primo giro, con la Red Bull di Ricciardo che, grazie a un'ottima partenza che gli aveva consentito al via di superare la monoposto di Rosberg (autore di una partenza non eccezionale) prima e quella di Hamilton (seppur per pochi secondi) prima di venir nuovamente superato tra la curva 1 e la curva 2 da entrambe le monoposto del team di Stoccarda, non c'è stata assolutamente gara.

Podio

Troppa la differenza di passo tra le Mercedes e le squadre avversarie. Una differenza che si può perfettamente percepire anche andando a visionare l'ordine di arrivo, con soli sei piloti a pieni giri, e peraltro con gli avversari pesantemente distaccati: escludendo Rosberg, infatti, la Red Bull di Riccardo è arrivata al traguardo staccata di 27 secondi; la Ferrari di Vettel a poco più di 28 secondi; la seconda Red Bull guidata Verstappen a oltre 48 secondi; l'altra Ferrari di Raikkonen a 49 secondi.

Una vittoria, quella di Hamilton, mai in discussione (se escludiamo un lungo in una curva che ha portato Rosberg ad avvicinarsi a pochi decimi, prima che Lewis tornasse nuovamente a tirare), e che conferma non solo come il pilota inglese si trovi perfettamente a suo agio sulla pista magiara, diventandone così il pilota ad aver vinto più edizioni del Gp (5; oltre a quella di ieri, Lewis aveva già vinto infatti nel 2007, nel 2009, nel 2012 e nel 2013) andando così a superare Michael Schumacher fermo a 4 edizioni vinte, ma che al contempo per la prima volta nel corso della stagione attuale lo porta in testa alla classifica mondiale, confermando ancora una volta, caso mai ce ne fosse bisogno, che anche quest'anno il Mondiale sarà una lotta a due tra i piloti del team di Stoccarda.

Chiusa il capitolo Mercedes, soffermiamoci sul duello incrociato Ferrari-Red Bull, che ha vivacizzato la seconda parte di gara, con Vettel e Ricciardo in lotta per il terzo gradino del podio, e Raikkonen-Verstappen in lotta per il quinto posto. Non fatevi ingannare dal risultato finale: se è vero che alla fine le due Red Bull sono riuscite a vincere il duello con i ferraristi, non c'è alcun dubbio però sul fatto che ieri le Rosse hanno disputato comunque una buonissima gara. Se nelle prove libere la SF 16-H si era dimostrata nettamente inferiore non solo rispetto alla Mercedes ma anche alla Red Bull, ieri questa netta inferiorità nei confronti della scuderia di Milton Keynes non si è assolutamente vista, anzi. Ieri le Rosse erano decisamente più veloci delle monoposto del team austriaco; a penalizzarle però il layout del circuito ungherese, che non consente sorpassi (non a caso c'è chi lo definisce a ragione una Monaco senza barriere).

Se solamente nel finale (e per pochissimi giri) Vettel si è potuto avvicinare a Ricciardo tentando effettivamente un duello, molto più interessante è stato sicuramente il duello tra Verstappen e Raikkonen (autore di un'ottima gara, grazie anche a una perfetta strategia che gli ha consentito di recuperare piano piano diverse posizioni (era partito 14° per via di un errore strategico al muretto in qualifica) potendo montare al via gomme soft, e poi due set di supersoft nel corso della gara), che non ha mancato però di far discutere per un episodio occorso durante il tentativo di sorpasso da parte del pilota finlandese della Ferrari.

Contatto Verstappen Raikkonen

Tutto avviene al 57° giro, quando Kimi, da diversi giri dietro al giovane pilota olandese della Red Bull, tenta il sorpasso. Verstappen tenta di resistere ma si sposta in traiettoria due volte, seppur in maniera quasi impercettibile, andando anche a danneggiare (per fortuna in maniera lieve) l'alettone anteriore della Ferrari numero 7.

Secondo il Regolamento, il pilota che sta davanti e che è in procinto di essere sorpassato può cambiare traiettoria solo una volta. Lecito quindi aspettarsi una sanzione, che però la Direzione Gara decide di non assegnare, sostenendo di non aver visto il doppio cambio di traiettoria, sebbene le immagini televisive lo mostrino.

Indipendentemente però da cio, quel che è certo è che la Ferrari sicuramente esce rinfrancata dall'Hungaroring, portando a casa una prestazione sicuramente migliore rispetto all'ultimo Gp disputato a Silverstone. Se è vero che le Mercedes sono effettivamente lontane, su un pista dove le Red Bull erano date chiaramente per favorite e dove aerodinamica e trazione (caratteristiche che a Milton Keynes sono un fiore all'occhiello) sono fondamentali, la Rossa ha dimostrato di sapersela giocare alla pari. Doti, queste, che potrebbero tornare sicuramente comodo più avanti.

Due parole, infine sulla McLaren, che qui in Ungheria aveva visto per la prima volta dal ritorno della Honda entrambi i piloti (Alonso e Button) nella top 10. Non c'è dubbio di come purtroppo a volte l'affidabilità continui a creare dei problemi (con Button costretto al ritiro per un problema ai freni, e sanzionato per una comunicazione di sicurezza via radio, molto meno grave dell'episodio sopra citato di Verstappen). Detto questo, seppur staccato di un giro dalle Mercedes, bisogna comunque dare atto ad Alonso di aver fatto un'ottima gara, con un settimo posto finale che in questo momento per la scuderia di Woking vale davvero tanto.

Riepilogo Gara

Andiamo quindi a riepilogare l'ordine di arrivo della gara relativo alle prime 10 posizioni.

Classifica piloti

In Classifica piloti Hamilton supera quindi Rosberg e passa in testa con 192 punti, con Nico fermo a 186. A seguire Ricciardo a 115, Raikkonen a 114, e Vettel a 110.

Classifica costruttori

In Classifica costruttori Mercedes sempre in testa a 378 punti, ma la Ferrari sente il fiato della Red Bull addosso: solo un punto in vantaggio per le Rosse di Maranello (224 contro 223).

Prossimo appuntamento con la Formula 1 domenica prossima, 31 Luglio, ad Hockenheim per il ritorno del Gp di Germania (diretta RAI e SKY) prima della pausa estiva.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold Twitter: @ruggero81

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