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F1, Gp Messico: la vittoria di Rosberg e la debacle Ferrari

F1, Gp Messico: la vittoria di Rosberg e la debacle Ferrari

Redazione

02.11.2015 ( Aggiornata il 02.11.2015 12:00 )

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Una vera e propria Caporetto rossa. Non ci sono molte parole per commentare il Gp del Messico che ha visto il ritiro per incidente di entrambe le Ferrari e la ennesima doppietta Mercedes con Nico Rosberg che si aggiudica la gara davanti al riconfermato campione del mondo Lewis Hamilton andando così non solo a riprendersi ma anche a blindare a due gare dal termine il secondo posto in classifica piloti. Brucia la sconfitta Ferrari sul circuito intitolato ai fratelli Rodriguez a Città del Messico perchè a differenza di altre gare la SF15-T aveva mostrato in pieno tutta la sua competitività, e, nel caso di una gara positiva quasi sicuramente Vettel avrebbe potuto sicuramente non solo andare sul podio, ma lottare se non per la vittoria almeno per il secondo posto. Purtroppo però così non è stato. Che la gara sarebbe stata tutt'altro che una passeggiata per gli uomini in Rosso lo si era capito fin dal via: se Raikkonen, partito 19° in griglia, cominciava mano mano a recuperare posizioni, chi invece purtroppo si è trovato fin da subito in difficoltà è stato a sorpresa Sebastian Vettel: partito male e superato subito dalla Red Bull di Kvyat, il quattro volte campione del mondo di Heppenheim veniva poi superato anche dalla Red Bull del suo ex compagno di squadra Ricciardo, dopo peraltro un contatto tra le due monoposto in cui ad aver la peggio era Sebastian con una gomma forata. Vettel Gara Foratura 1° Giro Inevitabile il rientro ai box con cambio di strategia e passaggio dopo un giro dalle gomme soft alle gomme medie, le stesse peraltro montate anche da Raikkonen. Tornato in pista, Sebastian comincia subito a ricostruire la sua gara: inutille pensare al podio, l'obiettivo è andare a punti. Cosa che Sebastian comincia a prendere seriamente in considerazione facendo dei tempi sul giro estremamente interessanti, con un ritmo simile a quello della Mercedes. A dire il vero, la pista sembrerebbe inizialmente dare una mano alle Rosse: con il sole uscito fuori a sorpresa (le previsioni fino a poche ore prima dell'inizio davano pioggia per la gara) e con 52° sull'asfalto le gomme soft si deteriorano con molta più rapidità di quanto previsto costringendo così buona parte dei team ad anticipare la sosta e il conseguente cambio gomme per poter così passare dalle soft alle medium. Così facendo Raikkonen risale progressivamente fino al quinto posto, e, pur girando più lentamente rispetto a Vettel, sembra poter fare tutto sommato una gara abbastanza regolare. Purtroppo però prosegue la giornata no delle Rosse: al 18° giro Vettel giunto ormai all'11° posto a ridosso della zona punti va in testacoda alla curva 7 nel secondo settore andando così parzialmente a rovinare il proprio treno di gomme. Contatto Bottas Raikkonen Pochi giri dopo, alla 22° tornata, è Raikkonen a metterci del suo nella ripetizione del duello finnico già visto a Sochi con Valtteri Bottas: per non farsi sorpassare dal pilota della Williams, arriva a contatto con il rivale. Questa volta però ad aver la peggio è il ferrarista: sospensione posteriore destra danneggiata e gara finita. Resta ancora in gara la Rossa di Vettel, ma ormai più che una gara sembra un vero e proprio calvario. In puro stile legge di Murphy, la gara purtroppo già negativa di Sebastian va ulteriormente peggiorando al 36° giro con il doppiaggio da parte delle due Mercedes al rientro in pista dopo la seconda sosta. Mentre Rosberg riesce subito a doppiare la Ferrari numero 5, Hamilton non riesce a farlo, in quanto Vettel prova a girare (riuscendoci) anche più velocemente della Mercedes del tre volte campione del mondo inglese. Purtroppo però ,dopo aver più volte chiesto l'intervento in pista della safety car per un detrito presente in pista e dopo esser stato richiamato dal team due volte il pilota tedesco della Ferrari è costretto a lasciarsi doppiare da Hamilton. Vettel a muro Gara Tutto finito? Assolutamente no. Tanto per non farci mancare niente, al 53° giro Sebastian è costretto al ritiro per un errore di guida del pilota tedesco, il quale, nel tentativo di rimontare ancora una volta va in testacoda alla famigerata curva 7 andando questa volta a sbattere contro un muretto. Gara finita per Seb, il quale poi si scuserà per i meccanici per gli errori fatti in gara, e a safety car in pista. Partenza Chiusa la lunga parentesi Ferrari, due parole doverose sulla Mercedes. Con l'immediata uscita di scena di Vettel, Rosberg (autore finalmente di un'ottima partenza come possiamo vedere dalla foto) ed Hamilton hanno avuto decisamente vita facile a controllare gli avversari, girando almeno 1 secondo più veloce al giro rispetto alla Red Bull di Kvyat, superata poi al 56° giro (alla ripartenza dopo la safety car entrata in pista subito dopo l'incidente di Vettel) dalla Williams di Bottas. Mai in discussione la loro doppietta,anche se sempre al 56° giro presumibilmente un'imperfetta gestione dei freni in seguito alla ripartenza dopo la safety car poteva costare caro alle due monoposto campioni del mondo con Rosberg dritto alla curva 7 ed Hamilton sbagliando l'ingresso dello stadio finendo lungo sul cordolo. Ripreso però il controllo della situazione, le due Mercedes hanno ripreso praticamente il largo rifilando a Bottas in 15 giri la bellezza di 14 secondi e mezzo. Riepilogo Gara La gara si conclude quindi con la doppietta Mercedes con Rosberg davanti a Hamilton e alla Williams motorizzata Mercedes di Bottas e con le due Red Bull di Kvyat e Ricciardo quarte e quinte. Gioia anche per l'idolo di casa, Sergio Perez, ottavo con la sua Force India. Prossimo appuntamento con la Formula 1 il prossimo 15 Novembre a Interlagos con il Gp del Brasile (diretta RAI e SKY) con l'auspicio di vedere una gara decisamente più spettacolare e una Ferrari più fortunata di quella vista in terra messicana. Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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