Portimao e il ritorno in Formula 1
Dopo averlo già fatto nel 2020 e nel 2021 in piena pandemia, il celebre circuito dell’Algarve tornerà ad ospitare la Formula 1 nel 2027 e nel 2028
Temi caldi

Pubblicato il 28 ottobre 2015, 12:00
Verissimo, in caso normale con le gomme medie potresti arrivare tranquillamente in fondo al traguardo senza più fermarti (mancavano ancora 28 giri al termine), ma d'altra parte è anche vero che rispetto alle soft le gomme medie hanno un tempo di percorrenza al giro un po' più alto ma, pur essendo delle gomme del tipo low working range, richiedono comunque una minima temperatura di esercizio che su una pista fredda e viscida come quella di Austin non ci sembra di cogliere (ricordiamo anche le congenite difficoltà della SF 15-T nel amndare in temperatura le gomme). Il rischio seriamente concreto è quello di non riuscire a generare un buon grip sulle gomme.
Le risposte ai nostri dubbi arrivano puntualmente al giro successivo, il 29°: le gomme medie non sono al momento la copertura più adatta da usare ad Austin,La conferma anche dalla tabella dei tempi cronometrati: come possiamo vedere, infatti, Vettel gira in 1'45”185, contro l'1'45”095 della Force India di Hulkenberg (anch'esso su gomme medie). Nettamente più veloci le Mercedes su gomme soft con Rosberg il più veloce in 1'43”231 ed Hamilton in 1'43”908. Quasi due secondi regalati per una mescola diversa.
La speranza è che con il passare dei giri la mescola media entri maggiormente in temperatura, cosa che in parte avviene anche ma poi con il pit stop di Rosberg, rientrato in pista con gomme soft nuove, assistiamo a un repentino recupero da parte del pilota tedesco della Mercedes che prima supera la Toro Rosso di Verstappen e al 40° giro si porta a 3 secondi di distacco da Vettel.
3 secondi che vengono mangiati in pochissime tornate, e così al 43° giro assistiamo al sorpasso di Rosberg sul pilota tedesco della Ferrari a ulteriori dimostrazione di come sull'asfatto viscido di Austin le gomme soft siano inevitabilmente la scelta più azzeccata al momento.
Pochi istanti dopo questo sorpasso, un nuovo colpo di scena: la Red Bull di Kvyat tocca l'erba sintetica ancora piena di pioggia all'altezza della curva 19 quasi all'altezza dell'ingresso dei box e va a sbattere contro le barriere.
Necessario a questo punto l'ingresso della Safety Car con la Ferrari che a questo punto cambia nuovamente strategia e richiama nuovamente ai box Sebastian montandogli questa volta gomme Soft. Sarà finalmente la scelta azzeccata:non solamente al 48° giro Sebastian riesce a passare la Toro Rosso di Verstappen, ma, approfittando di un errore di Rosberg, il quale cede involontariamente la vittoria finale ad Hamilton, si avvicinerà sempre più al pilota tedesco sfiorando alla fine di pochissimo il secondo posto.
Dunque, Hamilton vince il Gp degli Usa aggiudicandosi con tre gare di anticipo il titolo mondiale, e precedendo sul traguardo di 2.850 secondi il compagno di squadra Rosberg, e di 3.381 secondi la Ferrari di Sebastian Vettel, ma (ed è questo il quesito che ci poniamo), cosa sarebbe successo se Vettel non avesse fatto il secondo pit stop, o se, in tale occasione, avesse montato ancora gomme soft invece delle medie? Sarebbe rimasto davanti a Rosberg o addirittura si sarebbe potuto giocare la vittoria finale con Hamilton? Tanti i dubbi a delle domande alle quali purtroppo non potremo mai dare una risposta attendibile.
Rüdiger Franz Gaetano HerberholdLe notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail
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