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Okoye, gigante d'argilla

Okoye, gigante d'argilla

OKOYE (Udinese) – «Sicuramente l’Inter sarebbe stata un sogno, ma non mi stresso e continuerò a guardare avanti. Con il duro lavoro e prestazioni costanti, qualcosa del genere potrà accadere»

Redazione

2 giorni fa

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Il gigante Maduka è sulla carta l’ultimo baluardo ma in realtà il primo a far tremare i tifosi. Un vero eroe in Friuli, direttamente dalla Nigeria con un pizzico di Germania: un po’ come la birra ma molto meno frizzante tra i pali. Okoye, il Numero Uno che doveva blindare la porta dell’Udinese, ha finito per spalancarla. Occhi ben aperti: 26 presenze, 40 gol subiti con tanto di autorete contro la Juve del fuoriclasse Thiago Motta.

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Autentica calamità naturale in guanti: uscite a vuoto (chiama le palle alte ma non sempre rispondono) e tuffi spettacolari in ritardo, direttamente dopo che gli avversari hanno bucato la rete. Eh già, riesce come per magia a trasformare ogni tiro in un potenziale gol, e clean sheet tutt’altro che memorabili… Un gigante assoluto sul terreno di gioco, 198 centimetri di “miracoli”: i palloni sembrano passargli tra le gambe come in un appassionato e impossibile film fantasy. Se il nostro campionato di Serie A fosse un videogame per la PlayStation, il buon Maduka sarebbe un ottimo bug: un supereroe mitologico nel commettere papere epiche, da Olimpo del Calciobidone.
ALLEGROTTO.

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