Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Kokorin, quello meglio di Vlahovic

Kokorin, quello meglio di Vlahovic

KOKORIN (Fiorentina) – «Nell’allenamento con Dusan Vlahovic capivo di poter giocare titolare. Battevo spesso il serbo e pensavo di meritare il posto ma non fu così, venivo escluso la domenica. Non ho mai fatto polemiche. Ho un contratto, sono un ragazzo adulto»

Redazione

21.12.2022 ( Aggiornata il 21.12.2022 12:58 )

  • Link copiato

Toh, chi si rivede. Sempre lui, “bomber” Aleksandr. Come se non bastasse, già vincitore del premio Calciobidone Jolly nel 2021, Kokorin ha voluto aggiungere (ovviamente con la solita umiltà che lo ha sempre contraddistinto) un altro record al suo importante palmares, entrando di diritto nei Candidati al Premio Calciobidone 2022. L’attaccante russo, eterna promessa del calcio internazionale e ora ‘fenomeno’ del blasonato campionato cipriota, è riuscito a confezionare solo e soltanto pacchetti di prestazioni ‘suggestive’ con la maglia della Fiorentina, divenendo l’oggetto del mistero per eccellenza. L’operazione che nel Gennaio 2021 ha portato Aleksandr Kokorin dallo Spartak Mosca alla Fiorentina è diventata davvero una trattativa tra le più top che la storia (di Paperissima) ricordi.

VOTA IL CALCIOBIDONE 2022

Contributo più che incisivo alla causa viola: dal suo arrivo a Firenze («La città più bella d’Europa»), ‘Koko’ ha fatto registrare l’impressionante bottino di 11 presenze per appena 216 minuti disputati (suddivisi in undici pezzetti di partita tra Serie A e Coppa Italia). Zero gol e zero assist all’attivo. «A Firenze stavo benissimo, studiavo e giocavo. Peccato gli infortuni ma in allenamento io ho dimostrato di essere più forte di Dusan Vlahovic. Mister Italiano non aveva tempo di aspettarmi e ha voluto altri attaccanti che però hanno fallito», le recenti e discutibili dichiarazioni senza peli sulla lingua dell’attaccante russo, rilasciate al Canale Nobel Arustamyan. Insomma, a Firenze il pretenzioso e raffinato attaccante (quasi 2 milioni netti, uno degli ingaggi più alti della rosa viola) sarebbe andato più veloce del vento, non ci sono dubbi. Purtroppo, però, proprio vento e pioggia di gol si sono abbattuti su di lui come uno tsunami. Poverino, galeotta la sfortuna, galeotti i fattori climatici e gli agenti esogeni della location toscana. Scenario apocalittico per bomber Aleksandr. Come dire: il forte, fortissimo vento ha corroso la roccia. LOGORATO.

VOTA IL CALCIOBIDONE 2022

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi