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L’equivoco Eriksen sugli scudi: è lui il ‘Calciobidone’ 2020

L’equivoco Eriksen sugli scudi: è lui il ‘Calciobidone’ 2020

Il centrocampista dell’Inter, stabile panchinaro nonostante l’importante investimento del club, vince la palma di peggiore dell’anno. Il milanista Paquetà al secondo posto, mentre nel ‘Jolly’ prevale Douglas Costa che precede Babacar

Redazione

08.01.2021 ( Aggiornata il 08.01.2021 15:30 )

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Per l’ennesima volta (la settima, in dodici edizioni del sondaggio), a vincere il titolo di ‘Calciobidone’, il calciatore straniero più deludente dell’anno (titolo a cura del portale ‘Calciobidoni.it’), è un interista. E’ infatti Christian Eriksen, alla fine, a spezzare nel 2020 l’equilibrio del premio che nell’ultimo biennio si era tinto di giallorosso, prima con il milanista Kalinic che proseguì il suo periodo negativo proprio alla Roma (e oggi al Verona), e poi dal ceco Schick. L’ultimo nerazzurro a vestire il titolo di Calciobidone fu Gabigol nel 2017 (anche se nel 2018 Joao Mario fu nominato ‘Jolly’). Il Calciobidone (realizzato in collaborazione con le testate Calcio Gourmet, Fantacalcio, Guerin Sportivo e Delinquenti prestati al mondo del Pallone) viene assegnato ad un danese per la seconda volta: Eriksen, inserito nella Flop Ten dalla Giuria – che conta, tra gli altri, Darwin Pastorin – fu preceduto da Bendtner, che “trionfò” nel 2013.
DELUSIONE CON ATTENUANTI – Controversa e decisamente sfortunata l’annata del danese all’Inter: giunto nel mercato di Gennaio dal Tottenham, con Conte non c’è mai stato feeling, ed è probabilmente il tecnico nerazzurro il principale responsabile del flop del giocatore, da molti tifosi in parte giustificato proprio per l’atteggiamento del mister leccese, che non ha letteralmente saputo come impiegarlo e, quindi, valorizzarlo al meglio. Le aspettative erano altre, come alto è stato il prezzo del suo acquisto (27 milioni complessivi, di cui ben 7 di commissioni). Ma nelle gabbie del gioco nerazzurro Eriksen è stato sempre mortificato, fino ad arrivare a diventare un oggetto misterioso, relegato ai margini, e degno di “meritare” pochi spiccioli di partita. Lui molto professionalmente non ha fatto polemiche, ma è diventato ormai un “sopportato”, un vero caso che la maggioranza dei tifosi, pur assolvendolo in parte, lo ha certificato come assoluta delusione. Prova ne sono le 1.897 preferenze (26,38% del totale) che lo hanno votato come principale flop del 2020, e su cui si è veicolata la maggioranza dei votanti dopo un testa a testa con l’ex milanista Paquetà (secondo con 1.385 voti e il 19,26%). Al terzo posto, invece, lo juventino Rabiot (1.130 voti e il 15,71%). Adesso quel che è certo è che Eriksen migrerà a un anno di distanza dal suo arrivo, in altri lidi, quasi sicuramente in Inghilterra, dove ha lasciato un ottimo ricordo, ma con in tasca il titolo di Calciobidone del 2020.
TUTTA LA FLOP TEN – Fuori dal podio, al quarto posto si piazza Javier Pastore (Roma), già tra i Candidati anche nella scorsa Edizione. A breve distanza, pochi voti lo separano da Ramsey (Juventus). A seguire, Lazaro (Inter), Biglia (Milan), Pau Lopez (Roma), per chiudere proprio con il duo napoletano: Llorente precede Lozano, che ha saputo riscattare una stagione incolore, e i risultati lo hanno “premiato” con il decimo ed ultimo posto.
CHIUSURA SCEMANDO – Al di fuori della tradizionale Flop Ten, quest’anno i tifosi si sono sbizzarriti parecchio, con diversi nomi noti e altri meno noti (per un totale di ben 186 giocatori nominati, record assoluto di “nomination”): a prevalere è il centrocampista brasiliano Douglas Costa (7,64% delle preferenze), protagonista di un’esperienza alla Juventus tutta in discesa: acquistato per 46 milioni (tra prestito e riscatto), dopo una prima annata soddisfacente, durante la quale è emerso come uno dei maggiori punti di forza della squadra, ha subito un’irrefrenabile calo di rendimento, a causa di numerosi guai fisici e comportamentali, fatto che ha accelerato il suo ritorno, in prestito, al Bayern. Ma c’è stato un vero e proprio testa a testa del brasiliano con il senegalese Babacar, alla fine sconfitto per pochi voti (6,87%). Anche l’ex enfante prodige, di proprietà del Sassuolo, ha vissuto l’ultima stagione in tono minore, segnando appena 3 reti con il Lecce e retrocedendo in Serie B. Sul gradino più basso del podio troviamo invece lo spagnolo Suso (5,57%), già nella “Flop Ten’ del 2019, quando si piazzò ottavo. A seguire, al quarto posto, un’altra eccellente delusione, Piatek, nientemeno che il Jolly in carica, quindi Schone (Genoa), Nkoulou (Torino), Dybala (Juventus), Godin (Inter/Cagliari), Kalinic (Roma/Verona) e Under (Roma).
C’è da aggiungere che anche Balotelli ha avuto un discreto numero di segnalazioni tuttavia, come noto, la mission del premio esclude i giocatori di nazionalità italiana: fosse stato straniero, avrebbe avuto ottime chance di essere tra i Candidati principali, visto che dopo l’esperienza al Brescia è ripartito dal Monza, in Serie B. Non a caso lo abbiamo scelto come “testimonial” del sondaggio di quest’anno. Il danese Eriksen succede nell’Albo d’Oro del Calciobidone, all’ex romanista Schick, mentre Douglas Costa, ex Juventus, “scalza” Piatek, ex Milan, dal “trono” del ‘Jolly’.
 

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