Bacca, non basta segnare

Frase: «Gli anni passati al Milan sono stati soddisfacenti per me sul piano personale. Però ero nel peggior Milan della storia. Con l'allenatore e la dirigenza avevamo idee diverse, ma vado avanti a testa alta perché il Milan è in Europa e ho dato il mio contributo»

Bacca, non basta segnare

Cristian VitaliCristian Vitali

Pubblicato il 5 dicembre 2017, 10:44 (Aggiornato il 7 dic 2017 alle 16:50)

Provenienza. Siviglia (Spagna, 2015)

2016-2017: Milan, 32 presenze, 13 reti

2017-2018: Villarreal (Spagna)

Controversa, ma significativa, la situazione del giocatore colombiano: seppur per due stagioni sia stato, dati alla mano, il miglior cannoniere della squadra rossonera, non è affatto riuscito a guadagnarsi la stima dei tifosi e ad essere confermato per il progetto della nuova società. Nel suo caso i numeri, seppur soddisfacenti, non bastano a dar man forte della bontà del proprio operato sul campo: nonostante di gol ne abbia fatti, in pochi danno la sufficienza all’attaccante sudamericano. Soprattutto nell’ultima stagione, il suo rendimento è calato in picchiata, rivelandosi spesso e volentieri decisamente inferiore alle attese. I numeri, come dicevamo, non sempre sono l’esatta espressione della verità. Nel caso di Bacca il problema è stato la sua quasi totale estraneità dall’idea di gioco di Montella, ulteriormente gravato dalla sua incapacità di aiutare la squadra nei momenti di difficoltà (ma non solo in quelli). Avulso dal gioco, poco propenso a collaborare alla manovra, ulteriormente innervosito da questa situazione, in cui il tecnico lo fa spesso uscire anzitempo per preferirgli Lapadula, per Bacca la cessione era davvero l’unica via di uscita da un atteggiamento ormai divenuto addirittura dannoso per la squadra. Le sue recenti dichiarazioni in cui accusa di aver giocato nel “peggior Milan della storia” hanno fatto capire che il suo tempo in rossonero era in effetti già scaduto. Avvelenato.

Cristian Vitali @Stracult

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