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Il settimo Pallone d'Oro di Messi© Getty Images

Il settimo Pallone d'Oro di Messi

L'argentino ha conquistato anche l'edizione 2021 del premio di France Football, superando Lewandowski. Nell'anno dell'Europeo terzo Jorginho e decimo Donnarumma....

Stefano Olivari

29.11.2021 ( Aggiornata il 29.11.2021 22:36 )

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Lionel Messi ha conquistato il suo settimo Pallone d'Oro in una stagione molto particolare, quella in cui dopo oltre vent'anni ha lasciato il Barcellona per rinforzare il dream team, peraltro ancora senza Champions League, del Paris Saint-Germain. Un riconoscimento non proprio a sorpresa, in un'annata in cui il premio di France Football (che è un premio giornalistico, va ricordato) poteva andare anche a Robert Lewandowski, anche come indennizzo per l'assurda cancellazione dell'anno scorso, o a Jorginho, regista doppiamente campione d'Europa con il Chelsea e con l'Italia.

Invece il polacco e l'azzurro sono arrivati secondi e terzo, davanti a Benzema, Kanté, Cristiano Ronaldo, Salah, De Bruyne, un deluso Mbappé (ma sempre meno deluso di Neymar, sedicesimo) e Donnarumma. Il portiere della Nazionale ha ovviamente vinto il premio Jascin, come miglior portiere del mondo, e un trofeo di consolazione è andato anche a Lewandowski, come miglior attaccante dell'anno. come miglior giovane del 2021 invece premiato Pedri, Spagna e Barcellona esattamente come il Pallone d'Oro femminile, Alexia Putellas.

Ma al di là dei dettagli, la notizia è il settimo Pallone d'Oro di un fuoriclasse per evidenti motivi, i 34 anni, in declino ma che ha alzato il tanto atteso trofeo con l'Argentina, non il Mondiale con l'eterno confronto con Maradona (ricordato durante la serata presentata da Drogba, così come Gerd Muller) ma la Coppa America (da non dimenticare però l'oro olimpico del 2008). Un Messi non scintillante ma che a Parigi, in casa del PSG, e in una competizione in cui l'immagine è decisiva non poteva arrivare dietro ad anti-personaggi come Lewandowski e Jorginho.

Al di là della qualificazione mondiale fattasi difficoltosa il fantastico Europeo di giugno e luglio sembra quindi davvero lontanissimo: Chiellini tredicesimo, Bonucci quattordicesimo, Barella ventiseiesimo. Di solito il grande evento trascina giocatori fuori dal solito giro, ma nell'era di Cristiano Ronaldo e Messi, cinque e sette palloni d'Oro dal 2008 ad oggi, con Modric unico intruso nell'albo d'oro, questa teoria è meno valida. Dove non arrivano la fantasia ed il coraggio dei giurati arriverà però la natura, visto che il Mondiale in Qatar, sempre che CR7 ci vada, sarà il capolinea per entrambi. Inutile in ogni caso fare troppi dibattiti, o peggio ancora fare gli offesi, per un premio che premia anche l'immagine e basato in parte sul sentito dire anche in quest'epoca in cui in teoria si potrebbe vedere tutto. 

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