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Italia-Austria, la storia siamo noi© LAPRESSE

Italia-Austria, la storia siamo noi

La Nazionale di Mancini ha superato gli ottavi di finale di Euro 2020 battendo una sua avversaria tradizionale, sempre superata nei grandi tornei ma sempre soffrendo...

Stefano Olivari

27.06.2021 ( Aggiornata il 27.06.2021 09:50 )

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Il 2-1 con cui la Nazionale italiana ha superato l'Austria dopo i tempi supplementari, guadagnandosi la qualificazione ai quarti di finale di Euro 2020, entra di diritto nella storia azzurra perché l'avversaria era di quelle... storiche, perché nei grandi tornei l'Italia ha sempre vinto e perché quasi sempre c'è stato da soffrire tantissimo. E così è stato anche a Wembley, tremando più volte durante i 90' regolamentari, e anche nei minuti finali, anche dopo i gol di Chiesa e Pessina, perché il colpo di testa di Kalajdzic aveva riavvicinato la squadra di Foda. Ma soffrire non significa vincere senza merito, ed è proprio storia azzurra contro l'Austria a dimostrarlo. 

Gol di Guaita nell'1-0 nella semifinale del Mondiale 1934 giocata a San Siro contro la grande squadra di Hugo Meisl, che in attacco schierava leggende, già nel loro presente e non a posteriori, come Josef Bican (l'incubo degli statistici) e Matthias Sindelar. Stesso risultato di Wembley, 2-1 per l'Italia (doppietta di Annibale Frossi) dopo i tempi supplementari, nella finale olimpica di Berlino 1936, con gli azzurri sempre allenati da Pozzo e l'Austria da un altro personaggio fondamentale della storia del calcio come Jimmy Hogan.

Per trovare l'episodio successivo fra Italia e Austria nella fase finale di un grande torneo bisogna andare avanti di 42 anni, fino al Mondiale 1978 in Argentina, quando nel girone di semifinale (dove ci sono anche Olanda e Germania Ovest) l'Italia di Bearzot affronta la memorabile Austria di Prohaska, Schachner e soprattutto Hans Krankl, riuscendo a prevalere 1-0 grazie ad un gol di Paolo Rossi, in anticipo su Koncilia, che forse è quello che meglio di tutti rappresenta Paolo Rossi, con tutto il rispetto èer le prodezze del 1982. Per il successivo episodio altro Mondiale, ma questa volta in Italia: nella prima delle notti magiche di Italia '90 Schillaci, 4 minuti dopo essere entrato al posto di Carnevale, segna all'Olimpico il gol della vittoria, di testa sfruttando un perfetto cross di Vialli. Ancora Mondiale, Francia '98, ancora sofferenza per l'Italia con l'Austria, ma ancora una vittoria: a Parigi gol di Vieri, battaglia, raddoppio di Baggio nel finale prima che Herzog su rigore segni l'1-2.

In sintesi: prima di quello di Wembley cinque incroci fra Italia e Austria in grandi tornei e cinque vittorie azzurre con grandissima sofferenza, anche se chiaramente l'Austria attuale non è il Wunderteam. La storia non va in campo, si dice spesso e probabilmente è vero, ma allora non si capisce come mai certe nazioni, anche in periodi di depressione, riescano a tirare fuori una squadra credibile e trascinante. Vale per l'Italia e tutto sommato anche per la buona Austria di Euro 2020.

 

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