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Il nostro primo Maradona© Getty Images

Il nostro primo Maradona

Uno dei più grandi campioni di sempre è morto a soli 60 anni, ma rimarrà per sempre senza tempo. Sembra storia di ieri il suo esordio con il Napoli in una classica amichevole estiva del 1984, quando a tutti fu chiaro chi era arrivato in Italia...

Stefano Olivari

25.11.2020 ( Aggiornata il 25.11.2020 20:59 )

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Diego Maradona è morto a 60 anni, gli ultimi pieni di problemi di salute di ogni tipo, ma per sempre rimarrà l'icona del calcio in tutto il mondo. Al punto che è impossibile ricordarlo senza avere l'impressione del già visto e del già sentito: Maradona era e sarà sempre fra noi, anche quando l'ultima persona che lo ha visto giocare sarà scomparsa. Alla retorica preferiamo il ricordo delle sue più grandi e meno grandi partite, anche se Maradona è stato molto più di un fuoriclasse del calcio e non può certo essere raccontato attraverso i trofei alzati. Peraltro molto meno di altri campioni e anche di molte mezze figure, ma dal peso specifico immenso. 

Fra le tante ci emoziona in questo momento citare la prima in assoluto con la maglia del Napoli, che fu un'amichevole a Casteldelpiano contro la squadra locale. Biglietti per l'epoca cari (10.000 lire) e attesa spasmodica per la prima partita del più grande calciatore del mondo, arrivato incredibilmente (il Napoli aveva chiuso la stagione precedente all'undicesimo posto...) un mese prima dal Barcellona. 7.000 tifosi napoletani si presentarono nel paese toscano e la partita fra il Napoli allenato da Rino Marchesi e una squadra di dilettanti si svolse in un clima da Serie A, tra cori e fumogeni. Nei progetti dell'allenatore un Maradona in ritardo di condizione non avrebbe dovuto giocare più di un tempo, ma le cose andarono diversamente. 

Il fuoriclasse argentino stupì subito tutti non per i gol (alla fine quattro) e gli assist (quattro anche loro) per il 13-1 finale (fra i presunti padroni di casa giocò anche il disoccupato Oscar Damiani, l'anno prima nel Milan), ma per l'impegno che fin dal primo minuto mise nel pressing e nei contrasti, con un coraggio sconfinante nella temerarietà. Era un Maradona già carico, che non si sentiva declassato ad avere accettato le offerte del Napoli e questo fu chiaro subito. Il Napoli cominciò con Castellini, Bruscolotti, Boldini, Celestini, Marino, Ferrario, Bertoni, De Vecchi, Penzo, Maradona e Dal Fiume. Non proprio una squadra da scudetto, ma dall'altro lato era anche il tipico contesto in cui Maradona si esaltava. Durante l'intervallo Marchesi disse a Maradona che poteva bastare così, inutile correre rischi in un'amichevole, però Maradona non fu d'accordo: "Ancora venti minuti, mister". Marchesi glieli concesse, ma l'atmosfera era tale che nemmeno a metà secondo tempo riuscì a sostituirlo. Maradona andò avanti a giocare come un indemoniato e a dieci minuti dalla fine, su assist di Daniel Bertoni, segnò in mezza rovesciata un gol che fu visto (in differita, perché erano altri tempi) in tutta Italia. Era arrivato Maradona. Maradona. Sembra davvero ieri.

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