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Il ritmo di Sergio Ramos© Getty Images

Il ritmo di Sergio Ramos

Il capitano della Spagna è diventato, dopo la partita con la Svizzera, il quinto di ogni tempo per presenze nella propria nazionale. Una classifica molto moderna, forse troppo...

Stefano Olivari

18.11.2020 ( Aggiornata il 18.11.2020 15:04 )

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Sergio Ramos contro la Svizzera ha raggiunto il mostruoso traguardo di 177 presenze con la maglia della sua nazionale, superando Gigi Buffon e diventando il quinto di tutti i tempi per presenze, con la prima posizione (dell'egiziano Ahmed Hossan, ritirato) a sole 7 presenze di distanza, ma già adesso il primo degli europei. I record del capitano della Spagna, nonché colonna del Real Madrid, nei prossimi mesi arriveranno quasi per inerzia e le celebrazioni sono noiose anche quando riguardano i fuoriclasse. Anche se la partita con la Svizzera Sergio Ramos se la ricorderà per i due rigori sbagliati, lui che di solito li tira benissimo...

Sul record di Sergio Ramos si può però anche fare tranquillamente un discorso d'attualità, perché le 177 presenze con una nazionale fra le migliori del mondo, con cui infatti lui ha vinto tutto (le gemma ovviamente il Mondiale 2010), sono arrivate negli ultimi 15 anni: significa una media di quasi 12 partite l'anno. Ma possiamo andare oltre: In questi 15 anni Sergio Ramos ha con la Spagna saltato, non per sua volontà ma per infortuni o squalifiche, la bellezza di 32 partite. 177 più 32 uguale 209, cioè in pratica 14 partite l'anno. Un ritmo spaventoso, che dovrebbe spegnere sul nascere ogni dibattito sul perché certi calciatori siano sempre infortunati. La notizia dovrebbero farla quelli che ad alto livello sono riusciti a sopravvivere, tipo Cristiano Ronaldo con le sue 169 presenze con il Portogallo, e appunto Sergio Ramos. 

La classifica dei giocatori con più presenze in nazionale nella storia ha nelle sue zone alte nomi quasi unicamente del presente, con coppe e coppette (la Nations League non è nemmeno la peggiore) esplose ovunque, togliendo per sempre più tempo i giocatori ai club. Nei primi cento non c'è un solo nome che abbia avuto la sua ultima presenza prima degli anni Ottanta, e comunque pochissimi prima dei Novanta. In altre parole, parafrasando Enrico Cuccia, la storia del calcio non si conta, ma si pesa. E la storia di Sergio Ramos è pesantissima, pensando che i suoi compagni nella nazionale di Luis Aragones quando nel 2005 esordì contro la Cina si siano tutti ritirati (da Iker Casillas a Xavi, da Fernando Torres a Puyol) con l'eccezione dell'eterno Joaquin e che lui sia ancora straprotagonista. 

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