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Messi, sesto Pallone d'Oro con vista sul settimo© AFPS

Messi, sesto Pallone d'Oro con vista sul settimo

Il fuoriclasse del Barcellona ha staccato di un trofeo Cristiano Ronaldo e di tre Platini, Cruijff e Van Basten. Il declino non è ancora iniziato e rimane una delle due vere icone planetarie del calcio...

Stefano Olivari

03.12.2019 ( Aggiornata il 03.12.2019 16:41 )

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Lionel Messi ha conquistato il suo sesto Pallone d’Oro in carriera, superando così l’eterno rivale Cristiano Ronaldo che rimane a cinque, mentre staccati a quota tre sono Platini, Cruijff e Van Basten. Inutile copiare tutto l’albo d’oro, basti ricordare che solo quattro italiani (Rivera 1969, Paolo Rossi 1982, Roberto Baggio 1993 e Cannavaro 2006) hanno vinto il premio e che non sempre il trofeo individuale più prestigioso ha avuto lo stesso significato sportivo. Da premio al miglior giocatore europeo, come era dal 1956, nel 1995 fu aperto ad extraeuropei giocanti in squadre europee (vinse subito Weah, da poco passato al Milan) e nel 2007 a tutti (vinse Kakà, che comunque giocava nel Milan). Dal 2010 al 2015 il Pallone d’Oro è stato un tutt’uno con il Premio FIFA, e dal 2016 è tornato ad essere un premio soltanto giornalistico, con l’organizzazione sempre di France Football.

Venendo all’attualità, da ricordare non solo il vincitore ma anche il resto della top ten: secondo Van Dijk che fino a qualche mese fa sembrava favorito, terzo Cristiano Ronaldo che era a Milano alla serata dell'Associazione Calciatori, quarto Mané, quinto Salah, sesto Mbappé, settimo Alisson, ottavo Lewandowski, nono Bernardo Silva, decimo Mahrez. È stato insomma l’anno del Liverpool, che però non ha il fuoriclasse-icona, quello che viene votato anche per sentito dire. Fra le ventotto nomination soltanto tre, CR7, De Ligt (quindicesimo) e Koulibaly (ventiquattresimo), riguardano calciatori della Serie A, ma è chiaro che senza arrivare almeno alle semifinali di Champions non si può pensare di essere vittime di un complotto. Per un premio individuale, poi…

La legge del Pallone d’Oro, che favorisce in ogni caso chi ha vinto la massima competizione di quell’anno, sembrava andare in direzione Liverpool, ma alla fine la popolarità di Messi condiziona tutti, anche gli addetti ai lavori, fermo restando che la sua vittoria è meritata come sarebbe stata meritata quella di Van Dijk. La domanda è semplice: quello del 2019 è stato un grande Messi? Con il Barcellona ha vinto la Liga e la Supercoppa di Spagna, perdendo la finale di Coppa del Re con il Valencia e le semifinali di Champions League con il Liverpool, dopo una straordinaria rimonta dei Reds (0-3 al Camp Nou, 4-0 ad Anfield Road). Stando ai gol, 51 solo Barcellona, è stato un grande Messi: soltanto 5 volte in carriera ne ha segnati di più. Però nel ritorno con il Liverpool non è stato certo un trascinatore, così come non lo è stato con l’Argentina in Coppa America: sconfitta in semifinale con il Brasile e terzo posto strappato al Cile. Di sicuro non appare un calciatore in declino, anche se gli anni sono 32. Può essere che nel 2020 qualcuno dei suoi rivali in classifica cresca (soprattutto Mbappé), ma se ne facciamo una questione di popolarità planetaria il settimo Pallone d'Oro glielo potrebbe togliere soltanto un Cristiano Ronaldo che alzasse la Champions con la Juventus.

 

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