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L'Inghilterra mondiale di Joe Hart

Redazione

06.10.2017 17:33

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L'Inghilterra battendo la Slovenia all'ultimo secondo, con gol di Kane, si è assicurata la partecipazione al Mondiale russo e per un movimento con pochi giocatori locali di grande livello, pochi in rapporto a popolazione, mezzi finanziari e tradizione, è comunque un'impresa visto che paesi leader come Italia e Argentina sono ancora ben lontani dalla qualificazione. L'eroe di giornata non è stato comunque l'attaccante del Tottenham ma il vituperato Joe Hart, contestato sia a livello di club (West Ham, dove il Manchester City lo ha prestato) che di nazionale. Siccome al bar il portiere è il secondo colpevole delle sconfitte, il primo ovviamente è l'allenatore, è giusto ricordare che la sua grande prestazione Hart l'ha tirata fuori alla sua presenza numero 74 con la maglia dei Tre Leoni, una di più di Gordon Banks e una di meno di David Seaman. Insomma, fra 2 partite diventerà il secondo portiere di sempre nella storia dell'Inghilterra, dietro all'irraggiungibile (125 caps) Peter Shilton. Queste classifiche di anzianità non dicono ovviamente tutto, perché in porta qualcuno ci deve pur giocare mentre altre volte si è penalizzati dal capitare nel momento storico sbagliato: senza Shilton di sicuro Ray Clemence non si sarebbe fermato a 61 presenze e Chris Woods a 43, per dire. Andando nel dettaglio, Hart ha una percentuale di clean sheets, partite senza reti subite, di quasi il 57%, migliore rispetto a quasi tutti i grandi inglesi del ruolo e inferiore soltanto a qualcuno con poche presenze e statistiche quindi meno credibili come ad esempio Peter Bonetti, l'uomo che sarà (ingiustamente, ma il Mondiale è crudele) ricordato per sempre per il quarto di finale con la Germania Ovest a Mexico 1970 nonostante solo uno dei tre gol tedeschi gli sia davvero imputabile. Per quanto invece riguarda le reti subite, Hart che ne prese con le sue 0,65 a partita è peggio di Seaman (0,59) e Shilton (0,64), ma è meglio di Banks (0,78), David James (0,87) e Clemence (0,89). Lo è in un'epoca in cui per il portiere è tutto più difficile. Con questo non vogliamo dire ai tifosi del Torino o delle altre squadre in cui ha giocato che Hart sia il più grande portiere di ogni tempo, ma che ricordare solo gli errori di uno che va per il terzo Mondiale è troppo facile.

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