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© LAPRESSELa lista aggiornata degli eventi sportivi da trasmettere obbligatoriamente in chiaro in Italia, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, ha fatto notizia per il tennis ma presenta qualche novità anche per il calcio. In particolare anche semifinali e finale di Conference League dovranno essere trasmesse in chiaro, in caso di presenza di squadre italiane, così come la Coppa Italia e la Supercoppa che in chiaro sono già, visto che le trasmette Mediaset, ma non si sa mai. Interessante è la puntualizzazione, messa nero su bianco, che tranne in caso di Italia a Mondiali ed Europei di calcio, questo obbligo di trasmissione in chiaro non è un obbligo di diretta integrale. Poi è chiaro che nessuno rinuncerebbe, con i numeri attuali, a trasmettere Sinner in diretta, ma è bene saperlo. In altre parole, l’unica cosa davvero sacra è la Nazionale di calcio a Mondiali ed Europei. Non che fosse un segreto.
Il passaggio mediatico da predestinato ad allenatore inesperto è rapidissimo e Chivu lo sta percorrendo a dispetto di prestazioni dell’Inter più che buone, anche nelle recenti sconfitte con Milan e Atletico Madrid, e di posizioni in classifica ottime in Serie A e soprattutto in Champions, con tutti gli obbiettivi ancora raggiungibili. Dalla sua parte un sostegno dirigenziale figlio anche del modo in cui Marotta si è separato da Inzaghi, e un contratto da allenatore quasi top (prende gli stessi soldi di Sarri, per dire), cosa che magari Chivu diventerà ma che nel presente è una pura scommessa. E quindi? Chivu ha ancora tanti bonus da giocarsi, compreso quello del 'giovane' (a 45 anni oggi si è bambini), ma non si può dire che finora abbia dato quella sferzata emotiva a un gruppo sempre uguale a sé stesso, difficile da migliorare perché già forte.
Non c’è alcun ‘mercato asiatico’ e forse anche italiano che aspettava con ansia Rimini-Torres di domenica prossima, ma questo non toglie che la sua cancellazione sia l’ennesima brutta figura della Serie C, visto che prelude alla cancellazione del Rimini dal Girone B, quasi certa visto che Gravina è per regolamento tenuto a cancellare l’iscrizione a un club in liquidazione, oltretutto volontaria. Inutile scrivere le solite cose su una categoria in cui i conti non tornano e non torneranno mai, a differenza di quanto può succedere ai piani superiori in caso di buona gestione. Senza senso anche invocare le mitiche ‘regole’, perché le regole ci sono e in questo caso la FIGC le ha anche fatte rispettare, con le varie inadempienze amministrative che hanno portato alla penalizzazione di 16 punti (in questo meno il Rimini è a meno 5). La via dei giovani, intrapresa dal presidente della C Marani, è l’unica possibile e dal prossimo campionato le regole saranno ancora più stringenti (già adesso gli Over 23 sono pochi, massimo quattro per squadra in distnta, mentre in rosa possono essere di più), ma poco si può fare contro il proprio essere anacronistici
stefano@indiscreto.net
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