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Mascotte del mondo

Mascotte del mondo

Per il 2026 la FIFA ha annunciato la scelta di tre animali-simbolo, uno per ogni paese ospitante. Clutch l'Aquila, Maple l'Alce e Zayu il Giaguaro stanno piacendo, anche se non saranno mai ricordati come Willie, Naranjito e Ciao...

26 settembre

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Anche il Mondiale 2026 avrà la sua mascotte. Anzi, le sue mascotte, visto che ognuno fra Stati Uniti, Canada e Messico avrà la sua (quindi nel 2030 saranno sei? Chiediamo per un amico). Clutch, Maple e Zayu, quindi: come sono state scelte? Clutch l'Aquila Calva per gli USA, Maple l'Alce per il Canada e Zayu il Giaguaro per il Messico. Le mascotte dei Mondiali sono una tradizione che risale al 1966, con lo storico Willie il Leone per l'Inghilterra, e in teoria servono a catturare l'essenza culturale del paese ospitante. Non sempre è stato così, ma in qualche caso senz'altro sì, e fra questi il Ciao di Italia '90, scelto anche con quel memorabile sondaggio fatto con le schedine del Totocalcio (ci piace ricordare gli atri nomi candidati: Amico, Bimbo, Beniamino e Dribbly).

Velnendo all'attualità, la FIFA ha optato per un trio per non scontentare nessuno, a differenza di quanto accaduto nel 2002 quando le mascotte era sì tre (Ato, Kaz e Nik, orribili) ma scelte congiuntamente da Corea del Sud e Giappone, non ognuno la sua. Comunque sia, Clutch è il simbolo indiscusso dell'America: l'aquila calva, uccello nazionale, secritto dalla FIFA, non si sa perché, come "centrocampista audace" con "un'insaziabile sete di avventura". L'uccello ha lo spirito del centrocampista? Ma soprattutto, il centrocampista ha sete di avventura? Orrori del comunicatese. Quanto a Maple (l'acero è sulla bandiera), anche in questo caso si tratta di un animale, l'alce, coerente con ciò che nel resto del mondo si pensa sia il Canada (poi non arrabbiamoci per pizza e mandolino). La FIFA lo definisce "portiere nato per vagare", anche in questo caso senza alcun senso, più Higuita o uno sweeper keeper alla Jongbloed che un portiere di costruzione di oggi. E Zayu il Giaguaro? Secondo la FIFA Zayu è un attaccante, e per un giaguaro ci può stare, come ci può stare come animale evocativo della cultura azteca o maya.

Insomma, al di là delle spiegazioni le tre mascotte sono piaciute e possono avere più fortuna commerciale di tanti loro predecessori. Perché a parte Willie 1966, Tip e Tap 1974, Gauchito 1978, Naranjito 1982 e Ciao 1990 tutte le altre mascotte sono state dimenticate o mai nemmeno conosciute dalla maggioranza degli appasisonati di calcio, anche se il leopardo sudafricano Zakumi e la lupa russa Zabivaka furono buone idee. La peggiore, senza discussioni, quella per Qatar 2022, La'eeb: un po' come se per il Messico avessero usato un sombrero o per gli Stati Uniti un cappello da cowboy. Di sicuro Clutch, Maple e Zayu non sono la cosa peggiore prodotta dal gigantismo della FIFA. 

stefano@indiscreto.net

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