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Mercato per Conte© LAPRESSE

Mercato per Conte

Vincitori e vinti di un'estate interessante, con tante scommesse e le richieste degli allenatori quasi mai esaudite...

11 ore fa

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Gli allenatori contano molto meno di una volta, se guardiamo al calciomercato estivo 2025 appena concluso viene da dire che contano quasi niente. Conte a parte, in Serie A nessuno è riuscito a incidere sul mercato dei propri club, zavorrato dai tanti calciatori invendibili ma anche dal diverso atteggiamento delle proprietà straniere, in particolare americane, rispetto a quelle italiane: l’allenatore è un funzionario della società, magari anche bravissimo ma comunque uno che deve far funzionare ciò che gli viene messo a disposizione in base a strategie non sempre chiare e che non si possono ridurre al ‘non ci sono i soldi’, sbavando per i 150 milioni pagati dal Liverpool per Isak (il solito giochino interno al sistema Premier, ma comunque soldi) o per il fantomatico scudetto dei bilanci.

Veniamo ai vincitori e ai vinti, con la precisazione che per vincitori intendiamo chi è migliorato, non chi è più forte perché già lo era. Fra i vincitori di questo mercato c’è sicuramente il Napoli che con lo scudetto sul petto e senza affanni, anche se l’infortunio di Lukaku ha imposto un’accelerazione per Hojlund, è riuscito a rendere più completa la sua rosa permettendosi anche un colpo da innalzamento di status con l’ingaggio di un campione in declino (e non da oggi) come De Bruyne. È piaciuto molto anche il mercato del Como, tutto nel segno della qualità giovane, con grandi aspettative per Baturina e Jesus Rodriguez. La più condizionata dagli errori dei dirigenti passati è stata la Juventus, che però non riuscendo a liberarsi di Vlahovic ha fatto in definitiva un buon mercato fra David e Zhegrova, senza contare la guarigione di Bremer che è il colpo più importante di tutti. Al di là della copertina per Vardy, troviamo interessanti le mosse della Cremonese: da Baschirotto a Zerbin, da Grassi a Pezzella, da Audero a Sanabria, tutta gente da media Serie A che Nicola dovrebbe mettere bene insieme per cercare di entrare, quasi fuori tempo massimo, nel girone degli allenatori da progetto.

Il marketing giornalistico imporrebbe di citare fra i vincitori anche altre squadre, ma non si può gridare al miracolo per aggiustamenti nelle rose senza grosse scosse, come avvenuto per l’Inter dove solo Akanji, preso in prestito in extremis e forse Sucic possono fra i nuovi coltivare ambizioni da titolare in una squadra difficile da migliorare senza spendere soldi veri. Lookman è stato la differenza fra il miglioramento e una squadra che tenta di ringiovanirsi ma che è sempre quella, forte ma sempre quella. Più completa sembra anche la Fiorentina, che con Dzeko si è inserita nel megatrend dei grandi vecchi che da noi possono ancora dire la loro. Si sono mossi bene, per le loro possibilità, Genoa e Pisa. Difficile invece valutare la Roma: mille operazioni ma Gasperini insoddisfatto, anche se Wesley e Ferguson possono fare cose importanti. La Lazio non ha potuto fare mercato per le note vicende, peraltro colpa di Lotito, quindi non sapremmo in quale girone collocarla. Era già da Europa League e lo è rimasta, Sarri farà il suo.

Fra i vinti c’è il Bologna che ha perso Ndoye e Beukema, facendo scommesse di breve respiro: non è una brutta squadra, ma sulla carta è andata indietro. L’Atalanta del dopo Gasperini ha ceduto Retegui e Ruggeri e non sa come gestire Lookman scontento: da stabile presenza nell'élite europea al centroclassifica di una volta il passo è breve. Il Torino ha festeggiato, si fa per dire, il ventennio di Cairo con un mercato alla Cairo in un contesto in cui la classe media di fatto si riduce ai granata e all'Udinese, che si è regalata il sogno Zaniolo. Il Milan ha ceduto campioni come Reijnders e Theo Hernandez per una serie di scommesse, alcune anche carissime come Nkunku e Jashari, accontentando Allegri soltanto con una certezza a centrocampo come Rabiot e non con il grande difensore che chiedeva, per non dire di Vlahovic: situazione strana, la squadra è peggiorata ma è probabile che faccia molto meglio dell'anno scorso.

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