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Il tristissimo calciomercato delle grandi e meno grandi squadre della Serie A, con l’unica eccezione del Napoli, è lontano tre settimane dalla sua conclusione ed è quindi presto per i bilanci. Ma è chiaro che per quasi tutti, a partire dalla Juventus per finire con la Lazio che il mercato in entrata nemmeno può farlo, gli errori del passato siano la zavorra del presente. In questo quadro è logico che sugli allenatori ci sia una pressione che raramente c’è stata nella storia moderna: non soltanto saranno i principali colpevoli dei fallimenti, come per i media e per i bar è sempre stato, ma devono, Conte a parte, gestire rose che in gran parte non hanno scelto. Da quando in Italia le scommesse sul calcio sono legali, quindi dal 1998, non ci ricordiamo in estate quote per gli esoneri così simili fra squadre di livello diverso. La cacciata o le dimissioni di Chivu dall’Inter entro il 6 gennaio sono date a 4.50, quella di Gasperini, Sarri e Tudor da Roma, Lazio e Juventus a 6.50, quelle di Juric dall’Atalanta addirittura a 3.50. Poco più di Zanetti, Pisacane o Cuesta…
Il passaggio di Alisha Lehmann dalla Juventus al Como merita qualche considerazione perché l’attaccante svizzera è uno dei pochi personaggi del calcio femminile che il pubblico generalista conosce. Non certo per la cifra, meno di 50.000 euro, circa quanto la Juventus la pagò l’anno scorso all’Aston Villa nel quadro dell'affare (si fa per dire) Douglas Luiz, come lei arrivato dall’Aston Villa e ai tempi suo fidanzato. Ma perché pur non c’entrando niente con l’ambizioso Como maschile degli Hartono, il Como Women ha una filosofia in proporzione simile. Da più di un anno proprietà del fondo Mercury 13, che fra i suoi azionisti di minoranza ha Chiellini, il Como Women punta a far tornare i conti con sponsorizzazioni, merchandising e immagine. Quasi non prende in considerazione il pubblico, che del resto nel calcio femminile ordinario quasi non esiste, al punto di giocare le sue partite casalinghe a Seregno, che all’ultima rilevazione rimane a più di 30 chilometri da Como. In questo contesto la Lehmann, che nella Juventus non ha trovato molto spazio, con i suoi 17 milioni di follower è una fuoriclasse.
Esiste una nazionale più inutile dell’Under 15 allenata da Enrico Battisti? Da qualche giorno esiste, visto che la FIGC per rilanciare il calcio italiano ha creato l’Under 14, affidata a Luigi Milani ma di fatto gestita da Maurizio Viscidi, l’intoccabile coordinatore delle nazionali giovanili. Una squadra che non disputerà partite ufficiali ma soltanto amichevoli, alternate a megaraduni, utili per stampare il bollino ‘Italia’ su ragazzi promettenti e Giovanissimi, di nome e di fatto, facendogli quindi del male anche se nel breve periodo dando qualche speranza a famiglie affamate di denaro o anche soltanto di speranza. Ennesima operazione di immagine, nel filone dei Gattuso e dei Baldini, questa nemmeno si deve confrontare con la durezza dei risultati.
Del precampionato di Milan e Monza colpisce una cosa: che non sia stata trovata una data per la terza edizione del Trofeo Silvio Berlusconi, erede del Berlusconi (Luigi) che tutti ricordano, quello con quasi sempre Milan e Juventus in campo. Eppure Silvio Berlusconi è morto soltanto due anni fa, non c'è bisogno di aprire Wikipedia per sapere che qualcosa per Milan e Monza ha fatto. Certo confrontarsi con Berlusconi, vivo o morto, non piace a nessuno.
stefano@indiscreto.net
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