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I turisti dell'Arsenal© Getty Images

I turisti dell'Arsenal

Dopo lo 0-1 nella semifinale di andata di Champions contro il PSG, dovuto anche alle parate di Donnarumma, il pubblico dell'Emirates fa discutere...

10 ore fa

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Tifosi o turisti? Sui media inglesi e soprattutto sui meno autocensurati social network il dopo Arsenal-PSG ha avuto come tema centrale non la prestazione della squadra di Arteta, che aveva fuori diversi titolari (Calafiori compreso) e dopo avere rischiato l'imbarcata nel primo tempo e anche nel finale può ancora passare al ritorno, ma l’atmosfera all’interno dell’Emirates Stadium: un silenzio imbarazzante, non giustificato dal gol di Dembelé già all’inizio, un silenzio rotto soltanto dai cori degli ultras del PSG e da qualche oooohhh quasi da pubblico del tennis alle parate di Donnarumma, due quelle davvero enormi.

 

Un silenzio che non è una novità per squadre di Premier League e ormai nemmeno in Serie A, ma che nel caso dell’Arsenal viene sottolineato maggiormente visto ciò che rappresentava il vecchio e più piccolo (meno di 39.000 di capienza, alla fine) Highbury, parliamo di una storia arrivata fino al 2006. Ma al di là dello stadio, visto che che 60.000 spettatori ci sembrano una dimensione giusta, in grado ancora in teoria di dare calore, il vero problema è che la composizione del pubblico è cambiata, sia dal punto di vista sociale visti i prezzi dei biglietti, sia da quello dell’attaccamento alla squadra visto che l’Arsenal è perfettamente inserito nella macrotendenza di limitare gli abbonamenti per puntare sulla vendita dei biglietti singoli, direttamente o attraverso i sorteggi in stile Wimbledon: politica che massimizza i ricavi, visto che lo stadio è sempre pieno, e che sta avendo tanti imitatori.

 

Agli occhi dei dirigenti il tifoso-turista, anche quando magari non è tecnicamente un turista ma un ‘locale’ che va soltanto a qualche partita, ha anche un altro inconfessabile pregio: quello di non contestare mai, di farsi andare bene tutto pur di essere a un evento in cui farsi selfie per Instagram. Se un biglietto di categoria 5, la più bassa dell'Emirates, ti costa l'equivalente di 94 euro sei, magari inconsapevolmente, meno portato a dire che ciò che stai vedendo non ti piace. E pazienza se questo nuovo pubblico non tifa o, peggio ancora, delega il tifo agli ultras: si potranno sempre mettere effetti tipo il radiocronista tedesco di Fuga per la vittoria.

 

stefano@indiscreto.net

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