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Lutto e furbizia© LaPresse

Lutto e furbizia

Il calcio di fronte alla morte del Papa, le trasferte di Serie B e lo spareggio Inter-Napoli

Redazione

7 giorni fa

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La morte di Papa Francesco ha colpito milioni di italiani, cattolici più o meno praticanti, ma nessuno a parte gli sportivi ha dovuto rinunciare al proprio lavoro in segno di lutto, di un supposto ‘esempio’ o di una ancora più improbabile 'pausa di riflessione'. Per questo il rinvio a oggi delle quattro partite di Serie A previste lunedì scorso e quello a domenica di due delle tre previste per sabato (giorno del funerale del Papa, alle 10), con Lazio-Parma invece di lunedì, ha generato fra gli addetti ai lavori tante proteste per le modalità e la comunicazione, prima ancora che per la sostanza e per l’incertezza intorno all’orario di Inter-Roma in cui davvero vale ogni considerazione perché la data originaria sarebbe stata vicina al derby di Coppa Italia mentre quella nuova lo è alla semifinale di Champions con il Barcellona. Quanto al rinvio a data futura, ipotesi gradita all’Inter con le squalifiche di Bastoni e Mkhtaryan da scontare quindi contro il Verona, avrebbe fatto scoppiare una guerra civile… La realtà è che il mondo dello sport, non soltanto il calcio, per non passare per insensibile si è autodanneggiato, creando disagi ad atleti e tifosi, senza un vero dibattito. Colpisce che soltanto Lotito, fra i tanti che non ci stanno e che poi saranno pronti a dare al nuovo calendario la colpa delle sconfitte, si sia esposto.

 

Alla Serie B è andata anche peggio che alla A, visto che la giornata numero 34 si giocherà dopo quella numero 38, senza scivolamenti né valutazioni sportive. In parole povere questo significa che nelle ultime 4 giornate ci saranno squadre che giocheranno 3 trasferte, in 8 casi con le ultime 2 trasferte consecutive: una cosa contro il regolamento, che prevede nelle ultime 4 giornate l’alternarsi di casa e trasferta per prevenire ogni dietrologia. La statistica dice che fra le 330 partite finora disputate le vittorie in casa sono state il 39%, contro il 26% di quelle in trasferta, quindi si sta parlando di cose concrete. Ovviamente non c’è un complotto contro il Bari o altri, ma soltanto decisioni frettolose e sbagliate, come se il calcio avesse qualcosa da farsi perdonare.

 

Lo spareggio scudetto fra Inter e Napoli è adesso una possibilità tutt’altro che remota, a cinque giornate dalla fine del campionato. Ma dove si giocherebbe? Non in campo neutro, come il famoso (anche perché unico) Bologna-Inter 1964 che si disputò all'Olimpico con vittoria della squadra di Bernardini, ma da regolamento in casa di chi è andato meglio nei confronti diretti, e in caso di parità nella differenza reti generale e, in caso di ulteriore parità, come gol segnati. Siccome gli scontri diretti sono finiti entrambi 1-1, ecco la differenza reti: Inter più 40 allo stato attuale, Napoli più 27. Insomma, il secondo spareggio scudetto nella storia della Serie A si dovrebbe giocare a San Siro. Un discorso prematuro, con 5 turni ancora da giocare, ma non troppo prematuro.

 

stefano@indiscreto.net

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