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Italy v Bosnia & Herzegovina- International Friendly

EMPOLI, ITALY - JUNE 09: Nicolò Fagioli of Italy in action during an International Friendly between Italy and Bosnia & Herzegovina at Stadio Carlo Castellani on June 09, 2024 in Empoli, Italy.  (Photo by Claudio Villa/Getty Images)© Getty Images

Fagioli come Paolo Rossi

Le scelte di Spalletti, la Premier dei Friedkin, il ciclo di Tudor, i derby di Champions e il Milan in C

10 giugno

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Anche l’amichevole con la Bosnia ha confermato il moderato ottimismo con cui l’Italia può andare a Euro 2024: la difesa a tre ed il doppio playmaker nella testa di Spalletti dovrebbero rimanere alternative al suo 4-3-3 del cuore, ma quello che conta nelle grandi manifestazioni è che ci sia il clima giusto e questo il commissario tecnico lo ha creato. Poi le partite dentro-fuori non sono mai state il suo terreno preferito, ma prima dei 64 anni non aveva mai vinto lo scudetto e quindi non è mai troppo tardi. A Empoli osservato speciale era ovviamente Fagioli, che nell'occasione ha fatto più cose positive di Jorginho, un Fagioli sul quale Spalletti si gioca un po’ della sua credibilità: se farà la riserva di Jorginho nessuno si ricorderà di lui e di questa strana convocazione motivazionale, se sarà importante allora magari qualcuno tirerà fuori (è giù stato fatto) lo spericolato paragone con il Paolo Rossi 1982. In comune c’è soltanto il fatto che scontata una squalifica per scommesse, sia pure per colpe diverse (inferiori quelle di Rossi, anche se scontò due anni e non sette mesi), un giocatore debba essere considerato come gli altri. Ma il Rossi pre-squalifica era la stella della Nazionale, non uno dei tanti potenziali convocati.  

Per i tifosi della Roma il fatto che i Friedkin vogliano comprare l’Everton è una buona o una cattiva notizia? Dipende dal desiderio che si ha che i Friedkin rimangano, fra un ribaltone dirigenziale e l’altro. Perché anche se negli ultimi anni ha letteralmente buttato via i soldi l’Everton ha prospettive sportive non troppo diverse dalla Roma ed inoltre è agganciato al tremo della Premier League, con tutto ciò che ne consegue. Dal punto di vista di un americano non c’è paragone, il che non significa che la Roma sarà venduta domani mattina. Certo con l’eventuale controllo dell’Everton questo scenario ha cittadinanza, anche perché ridendo e scherzando (anzi no, visto che Mourinho ancora pochi giorni fa ha ribadito che alla Roma non si giocava per vincere) finora i Friedkin hanno investito nella Roma circa 850 milioni di euro, inserendo nel conteggio anche i 200 dati a vario titolo a Pallotta, senza che si veda l’alba.

Salutando Lotito e un buon contratto, con oltretutto la difficoltà di trovarne un altro avendo la fama di allenatore troppo esigente, Igor Tudor ha dimostrato carattere e onestà. Ha liberato la Lazio dal problema di pagare lui e di svendere mezza squadra, cioè tutti i grandi acquisti del 2023 più Immobile e altri, in totale 8 giocatori (così almeno ha detto Lotito). E ha anche indirettamente offerto l’occasione della vita a Marco Baroni, con il Verona allenatore dell’anno non meno di Simone Inzaghi e Thiago Motta. La flessibilità tattica e quella umana non gli mancano, probabile che la sua Lazio giochi con il 4-2-3-1 di Verona ma questo agli occhi di Lotito conta meno dell’avere un allenatore che consideri la Lazio il massimo, il punto d’arrivo di una carriera, senza l’ossessione di dimostrare qualcosa di un Sarri o di un Tudor. Certo è che i ‘traditori’ di Sarri rischiano di rimanere quasi tutti.

Le regole UEFA sono scritte con piedi, visto che hanno bisogno di continue precisazioni. Basti pensare a cosa si è scritto delle combinazioni che avrebbero potuto portare a 6 le italiane in Champions League ed alla tardiva scoperta di cosa significasse il quarto posto dell'Atalanta. Adesso che sappiamo della partecipazione di Inter, Milan. Juventus, Atalante e Bologna, una nuova precisazione del segretario Giorgio Marchetti, ex motore della Lega, arrivata al Festival della Serie A di Parma. In pratica, come già si sapeva, le 36 squadre saranno divise in 4 fasce da 9 e incontreranno nella stagione regolare 2 squadre di ognuna fascia: 8 partite totali, senza ritorno. In dubbio era rimasta la possibilità dei derby, ma adesso il dubbio non dovrebbe più esserci: niente derby nella prima fase. Il che significa che la Serie A non perderà totalmente di senso: Inter-Milan si vedrà soltanto in campionato, nell’eventuale Coppa Italia o nell’eventualissima fase della Champions a eliminazione diretta. La prima buona notizia per DAZN da un po’ di di tempo a questa parte.

Quanto costano le seconde squadre? Adesso che anche il Milan è pronto a buttarsi, seguendo l’esempio di Juventus e Atalanta, con la sua Under 23 destinata alla Serie C non è ancora chiaro in quale girone (i rossoneri vorrebbero quello A, ma non è detto), tante squadre stanno facendo questo tipo di valutazione. Perché al netto della retorica sui giovani le seconde squadre sono un plusvalenzificio, di plusvalenze spesso vere: un giocatore di C con il marchio Milan ha un valore diverso dello stesso giocatore con il marchio Giana. Guardando agli esempi di Juventus e Atalanta è realistico pensare che tutto compreso l’operazione costi sui 15 milioni all’anno, quanto un discreto acquisto per la prima squadra. Messa così, sembra una buona idea. Ma cosa accadrebbe se le seconde squadre diventassero quattro e fossero tutte da collocare in serie C, facendo quindi saltare il criterio di metterle in gironi diversi? Nessuno lo sa.

stefano@indiscreto.net

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