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Il secondo tragico Mazzarri© Getty Images

Il secondo tragico Mazzarri

De Laurentiis ha deciso di esonerare l'allenatore chiamato al posto di Garcia: al suo posto Calzona, che al Napoli troverà la stessa situazione dei suoi predecessori. 

Stefano Olivari

19.02.2024 11:55

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Fra il Napoli e Walter Mazzarri è finita. Aurelio De Laurentiis ha infatti deciso di esonerare il tecnico dopo il pareggio con il Genoa e soprattutto dopo aver capito che la squadra non seguiva più Mazzarri, così come non seguiva Garcia e come probabilmente non avrebbe seguito nessuno: quando giocatori di qualità media dopo una anno magico pensano di essere fenomeni succede sempre così. In ogni caso in panchina contro il Barcellona, mercoledì sera al Maradona, nella partita più importante della stagione ci potrebbe andare un allenatore che avrà guidato il Napoli al massimo per un allenamento.

Mazzarri verso l'esonero

Mazzarri verso l'esonero

L'allenatore del Napoli sarebbe alla fine della sua avventura in panchina. Al suo posto Calzona, chiamato a chiudere una deludente stagione post scudetto. 

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Mentre scriviamo queste righe il prescelto, niente ancora di ufficiale, è Francesco Calzona. Che è sì il commissario tecnico della Slovacchia, ma soprattutto ha una solidissima carriera italiana da vice di Maurizio Sarri: al Verona, al Perugia all’Empoli e nei tre anni al Napoli, con tanto di scudetto sfiorato. Ambiente che Calzona conosce anche per esserci tornato da vice Spalletti nella prima stagione di Spalletti al Napoli, conclusa al terzo posto. Poi è difficile dare giudizi su un tecnico di 55 anni che in Italia ha soltanto fatto l’assistente, di certo nemmeno Guardiola potrebbe far vedere la sua mano dopo un allenamento.

Ma al di là di Calzona e del probabile tandem con Hamsik, bisogna inquadrare la seconda esperienza napoletana di Mazzarri nel giusto contesto: cioè lo stesso Napoli dell’anno scorso ma senza il leader della difesa, cioè Kim, e di fatto senza Osimhen: quando Mazzarri è tornato, nella partita contro l’Atalanta, Osimhen rientrava da un infortunio muscolare e dopo un mese se ne è comunque andato in nazionale, rientrando soltanto alla vigilia della partita con il Genoa ed anche in cattive condizioni. In totale lui con Mazzarri ha giocato, e nemmeno tanto bene, 8 partite fra campionato, Champions e Coppa Italia, sulle 17 totali di queste seconda vita napoletana dell’allenatore.

Il resto lo ha fatto la presunzione di giocatori non venduti al momento giusto, come avrebbe probabilmente fatto Giuntoli o anche un De Laurentiis più lucido: da Di Lorenzo a Lobotka, da Anguissa a Simeone, da Politano a Kvaratskhelia, nessuno è sui propri livelli della scorsa stagione e solo il georgiano ha qualche giustificazione visto che in molte partite anche di Mazzarri lo schema principale è sembrato ‘Kvaratskhelia contro tutti’. In definitiva, come se il calcio fosse in mano a quelli del bar, colpa dell’allenatore. Anzi degli allenatori: in questa stagione, fra Napoli e Bari, De Laurentiis ne ha ingaggiati già sei.

stefano@indiscreto.net

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