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Euro 2024, il girone dell'Italia© Getty Images

Euro 2024, il girone dell'Italia

Gli azzurri di Spalletti sono stati sorteggiati con Spagna, Croazia e Albania, forse il gruppo più difficile del torneo. Ma il vero problema è che sarà difficile inventare qualcosa vedendosi una volta in sei mesi...

Stefano Olivari

03.12.2023 ( Aggiornata il 03.12.2023 16:31 )

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Agli azzurri è andata male, per non dire malissimo, con Spagna e Croazia, anche se da Gravina in giù si sta sentendo un certo ottimismo. Speriamo sia una trovata motivazionale, opposta a quella dell’Italia in cui siamo cresciuti, durata fino alla gestione Conte, in cui si giocava a fare i poveretti, gli outsider, per giustificare le sconfitte o glorificare maggiormente le vittorie. Poi con il senno di poi si elogia il 'noi contro tutti' oppure 'la squadra del sorriso', a seconda dei risultati: viene il sospetto che la pretattica conti poco. Certo abbiamo pescato una delle nazionali con più talento nel mondo e una terza al mondiale oltre che finalista nell’ultima Nations League, persa proprio in finale con la Spagna. E siccome l’Italia di Mancini in Nations League arrivò terza, si può dire che il Gruppo B sia il più duro di Euro 2024. Senz’altro più di quello della Germania padrona di casa, che ha ricordato i sorteggi pallina calda-pallina fredda di una volta.

Italia-Croazia del 24 giugno a Lipsia sarà la partita decisiva per il passaggio agli ottavi degli Europei: questo in definitiva ha detto il sorteggio di Amburgo, che ha inserito gli azzurri di Spalletti nel girone di Spagna (seconda partita dell’Italia, il 20 giugno a Gelsenkirchen), Albania (esordio il 15 giugno a Dortmund) e, appunto, Croazia. Inutile ricordare precedenti storici antichi, certo è curioso che la Spagna sia sempre stata incrociata negli ultimi quattro Europei, con un bilancio in parità, mentre non si è mai battuta la Croazia nelle ultime 8 partite giocate. La nona una vittoria dell’Italia di Pozzo… Insomma, sia la storia sia soprattutto l’attualità, parlando di Nazionale e non di calcio italiano e croato nel complesso, dicono che anche arrivare secondi sarà dura.

Dal 2016 le 24 squadre alla fase finale rendono però meno importante il sorteggio, visto che agli ottavi passano le prime due dei gironi più le quattro migliori terze, ma questo non toglie che ci siano gironi più difficili di altri. Poi Euro 2016 ed Euro 2020 insegnano che con 4 punti, quindi realisticamente una vittoria con l’Albania e un pareggio con la Croazia, si è sempre passati agevolmente fra le quattro migliori terze. Di più: nel 2016 in due casi si passò con 3 soli punti e uno di questi riguardò il Portogallo poi campione battendo in finale la Francia padrona di casa. E nel 2020, cioè nel 2021, con 3 punti passò l’Ucraina, che poi superò un turno e fu eliminato nei quarti dall’Inghilterra. Questo per dire che stiamo discutendo del nulla: se l’Italia non è in grado di battere l’Albania e di strappare un pari alla Croazia è giusto che se ne torni a casa. Non diciamo che sia facile, anzi, la squadra di Sylvinho si è qualificata in maniera davvero brillante, senza aver bisogno di regali arbitrali all’ultimo minuto e quindi bisognerà stare attenti fin da subito.

Per quanto si è visto nelle qualificazioni, la Spagna di De La Fuente ha più facilità nell’andare in gol rispetto a quella di Luis Enrique, ma gli avversari sono stati così modesti che questa rimane una notazione statistica: in concreto non avrà Gavi, assenza pesante ma che nel sistema spagnolo lo sarà di meno. Il grande infortunato della Croazia è invece Perisic e già questo dice come questa nazionale, pur forte, non abbia troppi ricambi, anzi, rispetto alle sue versioni recenti. Ultimo urrah di Modric? Speriamo penultimo. Quanto all’Albania, visti i nomi, da Djimsiti a Bajrami, da Hysaj ad Asslani, è una squadra da media Serie A, un po’ come affrontare il Torino: squadra da rispettare, altro che goleada pensando ai confronti con altri gironi. Se poi proprio vogliamo ragionare in prospettiva, diciamo che qualificandoci da primi o da secondi si troverebbe sulla propria strada la Germania minore di questi tempi, che però è pur sempre padrona di casa: nel primo scenario ai quarti, nel secondo già agli ottavi. Passando come terza i calcoli sono invece impossibili perché dipendono da quali gironi escono le altre terze. Motivo di più per giocarsela a viso aperto, al di à del 4-3-3 che formalmente è lo stesso di Spagna e Croazia, per non dire della migliore Italia del pentito Mancini.

Spalletti ha davanti sei mesi di lavoro, ma si fa per dire visto che da qui a giugno l’Italia giocherà soltanto un paio di amichevoli a marzo, nelle intenzioni del c.t. contro avversari pesanti. Poi, poco prima dell’Europeo, due partite di minore importanza. Non sono previsti stage o raduni, anche se forse il c.t. riuscirà a strapparne uno non si sa quando e come, quindi difficilmente ci saranno nei prossimi mesi novità significative. Anche perché le rose a 23, in realtà situazione non definitiva, invece che a 26, ridurranno lo spazio per scommesse che del resto mai sono state nelle corde di Spalletti.

stefano@indiscreto.net

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