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I feriti di Juventus-Inter© Inter via Getty Images

I feriti di Juventus-Inter

L'esultanza di Vlahovic, il contratto di Marotta, i soldi di Milinkovic-Savic, l'età di Camarda e l'etica della FIGC.

Stefano Olivari

27.11.2023 ( Aggiornata il 27.11.2023 12:30 )

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Tutto si può dire di Juventus-Inter tranne che sia stata spettacolare ed in fondo ad Allegri ed Inzaghi andava bene così, sia pure per motivi diversi. Il 'Meglio due feriti che un morto' di Gigi Buffon è del resto la mentalità prevalente nel calcio, non soltanto italiano e non soltanto fra i resultadisti. Buon per Juventus e Inter che Sinner e Bagnaia abbiano oscurato qualsiasi tipo di piagnisteo, con i due club con il monte ingaggio più alto d’Italia a piangere miseria e a recitare la parte degli outsider. A proposito di ingaggi, quello di Vlahovic sembra venire da un passato recente ma che sembra lontanissimo e nella sua esultanza polemica non c’è stata soltanto la gioia per il ritorno al gol dopo 70 giorni, quando fece una doppietta con la Lazio. Il serbo si sente in discussione non soltanto sotto il profilo sportivo, visto che fra infortuni e scelte tecniche di Allegri ha giocato da titolare soltanto 2 delle ultime 8 partite della Juventus, ma anche sotto quello per così dire aziendale. Il suo ingaggio, che da luglio costerà 20 milioni lordi a stagione, appartiene davvero ad un’altra Juventus. Ma non è colpa sua.

Quanto all’Inter, più importante ancora del gol di Lautaro Martinez è stato il contratto di Marotta rinnovato fino al 2027. Non significa che gli Zhang rimarranno proprietari dell’Inter ancora per quattro anni, vista la loro situazione finanziaria personale e aziendale, ma soltanto che il club non può prescindere da chi lo ha tenuto ad alto livello senza i mezzi della altre big europee e che Marotta è considerato un asset dell’Inter almeno quanto un grande giocatore. Come tutti i dirigenti è lodato da chi pensa di avere un filo diretto e criticato da chi viene ignorato dal circuito delle notizie, ma non c’è dubbio che nessuno come lui abbia nel calcio italiano fatto grandi cose a basso, medio e alto livello, in rapporto ai soldi a dispozione (che dovrebbero essere il primo parametro di giudizio). 

Difendendo Sarri, anche dopo la prestazione della Lazio a Salerno, Claudio Lotito difende soprattutto se stesso ed un mercato sbagliato da lui e da Fabiani, al di là del fatto che per motivi finanziari il presidente della Lazio non sia mai stato uno dall’esonero facile, anzi. Al momento l’unico scenario con Sarri via dalla Lazio è quello delle dimissioni, anche perché è difficile per Lotito sostenere che una squadra qualificatasi per la Champions sia stata rinforzata dopo la partenza di Milinkovic-Savic: tutti i nuovi arrivi messi insieme, al di là del fatto che stiano deludendo, sono costati meno di quando Milinkovic-Savic sia costato all’Al-Hilal.

Francesco Camarda è diventato il più giovane giocatore nella storia della Serie A, con i suoi 14 minuti giocati con la maglia del Milan contro la Fiorentina: 15 anni, 8 mesi e 15 giorni di età, superando Amey (nel 2021 con il Bologna in campo a 15 anni, 9 mesi e 1 giorno), la coppia Amadei-Pellegri, entrambi con 15 anni, 9 mesi e 5 giorni (rispettivamente con la Roma nel 1937 e con il Genoa nel 2016) e Gianni Rivera, in A con l’Alessandria a 15 anni, 9 mesi e 15 giorni. Esordire giovanissimi non significa automaticamente che si diventerà campioni, perché il mondo è pieno di Freddy Adu, ma sicuramente significa avere la personalità per stare, da quasi-bambini, in mezzo a uomini supercompetitivi. In Italia esiste questa filosofia del non bruciare i talenti, che spesso significa proteggere i vecchi dello spogliatoio, ma per fortuna ci sono eccezioni.

L’Italia non ospiterà il Mondiale 2030 per la sua etica troppo alta? È quanto ha sostenuto Gravina a Tv 2000, rivelando di avere rifiutato proposte di Arabia Saudita ed Egitto per una organizzazione congiunta: motivi politici, ha detto il presidente della FIGC, ma anche etici, con in testa il caso Regeni. Questo lodevole rispetto per i diritti umani non impedirà però di organizzare gli Europei 2032 insieme alla Turchia… Poi Arabia ed Egitto il loro progetto lo hanno portato avanti insieme alla Grecia, prima di abbandonarlo dopo la promessa di Infantino per il 2034.

stefano@indiscreto.net

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