Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Retrocessione di Sarri© Getty Images

Retrocessione di Sarri

Il mercato della Lazio, la Serie B a con X e Y, unicità di De Laurentiis.

Stefano Olivari

01.08.2023 ( Aggiornata il 01.08.2023 17:59 )

  • Link copiato

In un mese di calciomercato c’è ancora il tempo per ingaggiare mezzo mondo, ma di sicuro Claudio Lotito non lo farà. Non può comunque lasciare in mano a Sarri la Lazio attuale, senza Milinkovic-Savic e con tanti giocatori scontenti, ma soprattutto con un mercato in cui l’allenatore è stato pochissimo coinvolto nonostante adesso non ci sia più il decisionista Tare. E lo stesso caso Sow, comunque non il tipo di centrocampista che Sarri aveva richiesto, lo dimostra. Impossibile che Lotito gli venga incontro con Berardi e Zielinski, proprio il tipo di operazione (con soldi veri e giocatori già al top) che Lotito non farebbe mai, possibili compromessi. Da qui a parlare di dimissioni polemiche di Sarri, con due anni di contratto ancora in essere, ce ne corre. Ma ad inizio agosto la seconda squadra della Serie A 2022-23 è per valore sulla carta ottimisticamente la quinta, insieme ad Atalanta e Roma. Nessuno alla Lazio si aspettava Mbappé, ma la valutazione corretta del lavoro di un allenatore sì. 

La Serie B rimane a 20 squadre ed inizierà il 18 agosto, ma con 18 squadre. Quello della Lega di Balata è un messaggio a sorpresa, almeno per noi e per qualche presidente già tarato su settembre, oltre che durissimo. Un messaggio in linea con il pensiero di Gravina, che però avrebbe preferito iniziare a settembre con tutte le sentenze dietro le spalle, e a chiunque nel presente o nel futuro faccia della litigiosità pretestuosa un’arma di pressione con l’aiuto del calendario e della fretta con cui bisogna decidere. Allo stato attuale Lecco e Reggina sono fuori, Brescia e Perugia dentro con Spal e Benevento di rincalzo e Foggia mai preso in considerazione. Trovare qualche data per i recuperi delle partite con X e Y non sarà un problema, ma questo inizio a 18 non è un grande spot per una B che nella sua parte alta vale, come interesse mediatico, come almeno mezza Serie A.

Aurelio De Laurentiis è da oggi l’unico multiproprietario di club calcistici professionistici in Italia, dopo che Filippo Piccoli ha acquistato le azioni del Mantova di proprietà di Maurizio Setti, al quale a questo punto rimane soltanto il Verona. Peraltro Piccoli, attraverso Sinergy, rimane sponsor principale del Verona e quindi l’operazione è di quelle un po’ così, fra amici. Rimane il fatto che se il Bari avesse battuto il Cagliari di multiproprietà in Italia non ce ne sarebbe nemmeno una, con largo anticipo sul divieto assoluto previsto per il 2028. Poi l’ipocrisia di fondo di certi discorsi è chiara a tutti: per la regolarità dei campionati il circo dei prestiti (magari con ingaggi già pagati) nella stessa categoria e, come si è visto, delle plusvalenze, non è meno dannoso rispetto al controllo di una squadra di A ed una di C, come nel caso Verona-Mantova.

stefano@indiscreto.net

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi