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Bollini di qualità© Getty Images

Bollini di qualità

L'Under 19 campione d'Europa, Elkann sotto esame, gli sponsor della Serie A e la Serie B a rischio.

Stefano Olivari

17.07.2023 ( Aggiornata il 17.07.2023 14:15 )

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L’Italia Under 19 di Bollini è campione d’Europa, come 20 anni fa quando la allenava Paolo Berrettini e come 20 anni fa battendo il Portogallo in finale. Era la squadra di Chiellini e Pazzini, di Aquilani e Padoin, che come giocatori importanti aveva anche Laner e Della Rocca, oltre che in porta Paoloni: questo per dire anche a un’età ben lontana da quella dei bambini è difficile distinguere i giocatori di Serie A dagli altri. Insomma, è presto per predire successi con la nazionale maggiore ad Hasa, il miglior azzurro del torneo, Vignato, il terzo degli Esposito, Kayode, i cugini Dellavalle, eccetera. Il più professionista di tutti, vista anche la sua storia, è indubbiamente Ndour, comunque si vive nel presente e nel presente l’Under 19 azzurra ha battuto in una semifinale-spettacolo (una delle partite più belle viste nel 2023) la sempre pompatissima Spagna ed in finale appunto il Portogallo che l’aveva asfaltata nel girone. Di sicuro la squadra di Bollini ha giocato in maniera diversa da tante Under del passato, anche da quelle che hanno vinto, con aggressività ed un numero notevolissimo di occasioni create. Un modo di vincere, prima ancora che un risultato, che rilancia le quotazioni di Bollini per l’Under 21 rispetto ai più manciniani Evani e De Rossi.

La Superlega può piacere o non piacere, fra l’altro l’assalto arabo al calcio europeo la rende un’idea almeno degna di un dibattito, ma l’abiura pretesa dalla UEFA da parte della Juventus ha un vago sapore da Inquisizione. E si salda con la volontà di John Elkann, mai sufficientemente sottolineata (e non è difficile capire perché) di cancellare l’era di Andrea Agnelli, 9 scudetti consecutivi e tutto il resto. Per questo la Juventus 2023-24 è almeno nelle intenzioni costruita per vincere subito, visti gli scarsi risultati di Elkann nello sport, fra la Juventus post Calciopoli e la Ferrari. Una situazione che ha giocato a favore di Allegri, dopo due stagioni fallimentari che nella storia bianconera non sono mai state concesse ad alcuno, e che sta creando le prime difficoltà a Giuntoli, costretto ad inseguire giocatori di nome e a gestire casi come Bonucci. Insomma, sotto esame non c'è Allegri che in carriera ha vinto quasi tutto, ma Elkann.

Tempo di presentazioni di giocatori ma anche di maglie, con design e colori che sembrano a volte prese in giro nei confronti dei tifosi: e chi osa dire che il re è nudo si becca subito l’infamante accusa di boomer, ignorante che non capisce l'importanza del merchandising. Una cosa molto concreta è il nome dello sponsor principale, visto che arriviamo da una stagione in cui due fra le principali squadre italiane, Inter e Roma, non sono state pagate o sono state pagate solo in parte: al di là delle colpe di Digitalbits, un caso di incapacità dirigenziale evidente. Poi linciamo gli allenatori per un tiro che va sul palo invece che in gol… Ma al di là del passato, il presente dice che a metà luglio mezza Serie A (fra cui Roma e Lazio) è senza sponsor di maglia e in ogni caso che le cifre dei contratti chiusi di recenti sono molto inferiori rispetto anche soltanto alla scorsa stagione: imbarazzante, al ribasso, l’accordo dell’Inter finalista di Champions League con Paramount+: 15 milioni e spiccioli. Le grandi aziende hanno scoperto che il divisivo calcio non è poi una grande pubblicità? All’estero le cose vanno meglio, ma non tanto meglio: il Real Madrid, cioè il club più prestigioso del mondo per distacco, l’anno scorso ha rinnovato con Emirates per 70 milioni all’anno: non ci pagano nemmeno una gamba di Mbappé, forse giusto una di Bellingham pensando soltanto al cartellino.

Qualcuno seriamente crede che la prossima Serie B inizierà il 19 agosto? La situazione attuale, prima del responso del CONI, dice Lecco e Brescia dentro, Reggina, Perugia e Foggia in C. Fra il primo grado di giudizio al CONI, oggi, il TAR del Lazio, il 2 agosto, e il Consiglio di Stato, il 29 agosto, giorno in cui si dovrebbe giocare il terzo turno del campionato, i tempi sono abbastanza chiari. È evidente che gli sconfitti del momento faranno sempre ricorso e quindi in ogni caso si arriverebbe a fine agosto, con tre giornate a questo punto senza senso. Ad alto rischio anche la strada politica, nel senso deteriore, dell’allargamento: 21 squadre perdonando la gestione amministrativa della Reggina (l’asticella si è abbassata…), 22 per evitare i ricorsi del Perugia, 23 per non avere problemi nemmeno dal Foggia, la cui litigiosità avrebbe un senso sportivo (ha perso lo spareggio con il Lecco) ma sul piano legale è pretestuosa? Tutto è contrattabile, come è chiaro anche ai giuristi alla carta arruolati in queste situazioni, avanguardie dei giuristi di Google. In questo momento gli addetti ai lavori scommettono sulla B a 22, scenario che Balata ufficialmente rifiuta.

stefano@indiscreto.net

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