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Il secondo Mondiale di Grosso© LAPRESSE

Il secondo Mondiale di Grosso

Per il Frosinone terza promozione in Serie A della sua storia, riconfermando un allenatore che aveva deluso e ribaltando la rosa...

Stefano Olivari

03.05.2023 ( Aggiornata il 03.05.2023 11:46 )

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La promozione del Frosinone in Serie A non è un miracolo, perché la scorsa estate Maurizio Stirpe e Guido Angelozzi avevano costruito una squadra da corsa, che sulla carta come valori assoluti era dietro soltanto al Genoa, al massimo anche al Parma. Questo ritorno nella massima categoria è però un’impresa particolare, perché nel 99% degli altri club non soltanto italiani Fabio Grosso l’anno scorso sarebbe stato esonerato dopo il deludentissimo nono posto.

Invece si è continuato a credere nell’eroe del Mondiale 2006, cambiando e di molto la rosa, con acquisti che poi non sono stati acquisti (l’unico investimento, un milione circa, è stato fatto su Caso) ed il giusto mix fra emergenti e quelli che una volta si definivano giocatori di categoria: su tutti Lucioni, non a caso subito nominato capitano. E così dopo 3 esoneri (Verona. Brescia, Sion) per Grosso è arrivata la prima vera gioia come allenatore, che lo rende fin da subito uomo-mercato in quella fascia di A, quella per intenderci del Sassuolo e dell’Udinese, in cui l’allenatore emergente può emergere senza troppa pressione. Curiosamente la partita della promozione è arrivata contro la Reggina di quel Pippo Inzaghi che finora dei campioni del mondo di Lippi era considerato l’allenatore migliore, ben più dei vari Pirlo, Gattuso, De Rossi, Cannavaro, Nesta… Adesso Grosso ha raggiunto lo status di Inzaghi, così come sta facendo Gilardino al Genoa.

Ma tornando al Frosinone, chi sono stati i migliori? Su tutti sei nomi: il citato Lucioni, alla quarta promozione in A, Mulattieri che al di là delle statistiche è un attaccante di Serie A e visti i tempi anche da Nazionale, Turati che è un portiere affidabilissimo, Boloca che è finalmente esploso, Caso anche lui esploso tardi ma che non sfigurerebbe come ala sinistra in mezza Serie A, Ravanelli che è uno dei migliori difensori centrali della B. Ecco, Mulattieri, Turati e Ravanelli sono prestiti (da Inter, Sassuolo e Cremonese) ed guardando il resto della rosa si può tranquillamente già dire che sarà ribaltata anche la prossima estate per evitare un ritorno istantaneo in B, come avvenuto dopo le promozioni con Stellone e Longo in panchina.

Il punto è adesso proprio questo: come rimanere in serie A? Perché al di là delle scelte di Stirpe, al comando da vent'anni (senza contare l'epoca di suo padre), in A dopo le 7 squadre da Champions, dal Napoli all'Atalanta, si è formata una classe media magari non entusiasmante ma molto solida, a cui già da quest'anno si aggiungerà il Genoa ed in prospettiva lo faranno anche Bari, Cagliari, Palermo... Città e proprietà con cilindrata diversa rispetto a Frosinone, con tutto il rispetto. Insomma, anche operando bene sul mercato certe retrocessioni sono già scritte ed in futuro lo saranno ancora di più. 

stefano@indiscreto.net 

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