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Napoli senza Maradona© LAPRESSE

Napoli senza Maradona

Al di là del discorso ultras, perché tanti tifosi normali sono critici con la gestione De Laiurentiis?

Stefano Olivari

14.04.2023 ( Aggiornata il 14.04.2023 21:29 )

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Quale è il vero problema fra i tifosi del Napoli e Aurelio De Laurentiis? L’invito di Spalletti a tifare per la squadra nel ritorno di Champions League al Maradona contro il Milan suona assurdo, ma evidentemente ce n’era bisogno se l’allenatore ha sentito il bisogno di farlo. Ed il riferimento non è quello comodo agli ultras: ovunque nel mondo gli ultras contestano i presidenti che non gli permettono di fare i loro affari, e quelli del Napoli non sono peggiori (né migliori) di altri. Parliamo dei tifosi normali, quelli che negli ultimi 19 anni mai hanno amato ADL nonostante abbia preso il Napoli dal fallimento, ripartendo dalla Serie C ed arrivando al top in Italia e in Europa.

Ci sono varie teorie, la più accreditata che De Laurentiis non sia un vero tifoso e non è tanto una teoria perché in effetti fino al 2004 il produttore cinematografico seguiva tiepidamente il calcio e lo stesso Napoli, passione di famiglia che però non lo aveva mai preso più di tanto. Per la stessa ragione Friedkin non sarà mai come Sensi e Viola, Cardinale non sarà mai come Berlusconi, Zhang come Moratti e Pellegrini, Lotito come Lenzini e nemmeno Cragnotti (non diciamo Chinaglia), Commisso e Della Valle come Cecchi Gori. Da non dimenticare che ciclicamente venivano contestati anche Moratti, Cragnotti, eccetera, per non parlare di Ferlaino, rimpianto fuori tempo massimo.

Con il vecchio schema resiste soltanto la Juventus degli Agnelli-Elkann, fra i grandi club, poi con l'arabo della situazione finirà anche questa era. Il tifoso queste cose le percepisce, magari va allo stadio come prima e più di prima, ma vede che al vertice della sua squadra non c’è uno che (s)ragiona come lui. Un discorso irrazionale, soprattutto se applicato al Napoli che per mesi ha giocato un calcio stellare e ad un De Laurentiis che spenendo un quinto sta facendo meglio del Chelsea e del PSG, ma anche del Bayern, per citare un club sempre preso a modello. Con il senno di poi vendere Koulibaly e liberarsi di Insigne e Mertens al momento giusto sono state scelte vincenti, ma un vero tifoso del Napoli non le avrebbe mai fatte. Poi nemmeno il più pazzo dei napoletani vorrebbe l'Insigne attuale al posto di Kvaratskhelia, ma è un altro discorso. 

stefano@indiscreto.net

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