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Il momento della Lazio, l'attesa per Osimhen, l'Inter di Brozovic

Stefano Olivari

09.04.2023 ( Aggiornata il 09.04.2023 20:01 )

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La squadra italiana più calda del momento è senza dubbio la Lazio di Sarri, che ha battuto la Juventus ed ha adesso 7 punti di vantaggio sull’Inter quinta in classifica. Un risultato che passa quasi in secondo piano rispetto alla qualità del gioco espresso, sintetizzata in quello che forse è il gol più bello della stagione, quello del 2-1 di Zaccagni dopo un’azione sulla destra di Felipe Anderson ed un colpo di tacco di Luis Alberto, a partite alterne sarriano o non sarriano. Complimenti anche a Provedel, Casale, Romagnoli, Cataldi, Immobile Zaccagni: nessun oriundo. E tanto Sarriball, per usare la definzione che gli inglesi diedero del suo calcio, con palla sempre in movimento e massimo due tocchi. 

Lazio-Juventus è stata la partita più importante di un turno pasquale di Serie A giocato abbastanza in maschera, soprattutto dalle tre nei quarti di Champions. Il Napoli mercoledì riavrà probabilmente Osimhen, dopo l’infortunio in nazionale, anche se nessuno sa quale tipo di Osimhen: certo la squadra è in forte calo, come si è visto anche a Lecce, Kvara si è un po' normalizzato, diversi giocatori come Kim iniziano ad avere troppo mercato, De Laurentiis parla più dei massimi sistemi che della squadra. Di calo non si può parlare per il Milan, nonostante lo 0-0 di San Siro. Se non ci saranno sorprese la squadra che proporrà Pioli nell’andata di Champions sarà la stessa vista in campionato al Maradona, quindi per cinque undicesimi diversa da quello bloccato dall’Empoli: insomma, il Milan di Leão e Brahim Diaz.

Per l’Inter ennesima partita di occasioni sbagliate contro la Salernitana: nelle ultime 4 giornate di campionato 87 tiri verso la porta e soltanto 2 gol. Poi sarà anche colpa di Inzaghi, come viene suggerito da chi vorrebbe liberarsi dell’allenatore, ma lo stato di forma dei 4 attaccanti è pessimo e paradossalmente quello che sta meglio è Lukaku, nel mirino per alcune occasioni incredibili sbagliate. Con il Benfica, al di là della forza dei portoghesi, potrebbe essere psicologicamente più facile, per lui ed anche per Lautaro Martinez. In concreto, con Calhanoglu ancora fuori, tutto passerà dal ritrovare un Brozovic almeno decente.

Zona Champions comunque sempre indecifrabile, con l’Atalanta suicida a beneficio del Bologna e la Juventus sempre appesa alle sentenze: alla fine l’unica che davvero si stacca è la Lazio, con la Roma a tenere duro, portando via 3 punti da Torino in una partita non proprio da spot per il ‘prodotto Serie A’. Inutile fare previsioni con tanti scontri diretti ancora da giocare, al di là del fatto che i punti vengano buttati via contro le altre. In coda l’unica squadra che si è ribellata al suo destino è il Verona, che battendo il Sassuolo si è portato a meno 4 punti dallo Spezia quartultimo, mentre la Sampdoria perdendo contro la  Cremonese ha quasi ufficializzato la sua retrocessione proprio insieme alla squadra di Ballardini: certo i tifosi accetterebbero anche la B, pur di liberarsi definitivamente di Ferrero. 

stefano@indiscreto.net

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