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Tiro a Donnarumma© Getty Images

Tiro a Donnarumma

Il nuovo disastro del PSG, la UEFA sulla Juventus e la Torino di Conte.

Stefano Olivari

17.02.2023 ( Aggiornata il 17.02.2023 17:44 )

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Gigio Donnarumma è il giocatore italiano in attività che più si avvicina al concetto di campione, forse anche l’unico. Del resto nel 2021, non nel 1981, la FIFA lo ha premiato come secondo miglior portiere del mondo. Per questo ogni suo errore ed ogni suo calo di rendimento nel PSG vengono vivisezionati e dopo la papera contro il Bayern Monaco in Champions League lo schema si è ovviamente ripetuto. Con la solita curiosa teoria, cioè che Donnarumma non sia più quello di una volta perché ha lasciato il Milan e la Serie A per andare a Parigi. Dove però non si allena ai giardinetti, ma sotto la guida di Gianluca Spinelli che è uno dei migliori preparatori dei portieri del mondo, fra le altre cose ex collaboratore di Conte in Nazionale e al Chelsea. Detto che contro il Bayern sono stati penosi Messi, Neymar e anche Verratti, non c’è dubbio che Donnarumma abbia interrotto la sua crescita e che non ci sia nemmeno più la pressione di Keylor Navas. Certo non lo aiuta un ambiente in cui qualsiasi risultato diverso dalla vittoria in Champions League è considerato un fallimento, anche perché in rapporto ai mezzi finanziari lo è.

Il pareggio della Juventus contro il modesto Nantes in Europa League ha fatto sorgere il sospetto che la UEFA abbia già iniziato a sanzionare la società bianconera, per le squalifiche presenti e future nel calcio italiano ma anche per il discorso Superlega. Infondata la seconda ipotesi, visto che campione d’Europa è il Real Madrid e che forse anche quest’anno il PSG caro a Ceferin vincerà l’anno prossimo. Ma la prima non è troppo dietrologica, perché la possibilità che la Juventus vinca l’Europa League e che si qualifichi quindi alla Champions League dell’anno prossimo esiste. A prescindere dai punti di penalizzazione in campionato, occorrerebbe una parola della UEFA sul futuro europeo della Juventus, almeno sulla base del meno 15 in campionato e senza fare altre previsioni. Se no non si capisce per cosa stiano giocando lei e i suoi avversari. Buon per Allegri se ha ancora lo spirito per arrabbiarsi quando lo si accusa di cortomusismo, ma tutto sembra una gigantesca recita. Perché le probabilità che nel 2023-24 la Juventus giochi in Europa allo stato attuale sono zero. 

Quale futuro per Antonio Conte? Non quello immediato, condizionato dai postumi dell’intervento chirurgico alla cistifellea e che per il Tottenham sarà un problema, visto che allenare in smart working è difficile. Ma quello per le prossime stagioni, che quasi certamente per Conte significheranno ritorno in Italia per ragioni personali ed anche pentimento per occasioni perse. Fuori discussione la Nazionale, a meno di un fallimento totale di Mancini a Euro 2024, le squadre che vogliono cambiare allenatore sono tante e molto dipenderà anche dalle proposte: certo una Juventus e soprattutto una Torino senza neppure l’ombra di Andrea Agnelli, anche in serie B, sono la sua prima idea, secondo i suoi interpreti. E anche la seconda.

stefano@indiscreto.net

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