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L'attaccante della Nazionale è passato dalla Roma al club che sta dominando il campionato turco, ma ancora non è chiaro se ci creda o no...
L’avventura di Nicolò Zaniolo al Galatasaray può finire in due modi: male o malisssimo. Male se il talento appena ceduto dalla Roma si inserirà in una squadra che comunque senza di lui è in testa al campionato turco, facendo passare alla svelta 6 mesi o al limite un anno nell’attesa che il Milan o altri club di suo gradimento trovino i soldi non trovati (o meglio: non voluti trovare) a gennaio. Insomma, i bookmaker nemmeno quotano l’ipotesi che Zaniolo si metta a studiare il turco per trascorrere a Istanbul il resto della carriera. L’avventura finirà invece malissimo se il giocatore si sentirà da subito un fenomeno ingiustamente esiliato e si metterà a fare le bizze, magari pensando che così facendo i turchi faranno uno sconto sui 35 milioni di euro di clausola di rescissione.
Al di là del contratto da 2,7 milioni netti a stagione, il 70% in più rispetto a quello romanista, questi i termini finanziari della vicenda: alla Roma 16,5 milioni, pagabili in 5 anni (!) a partire dal prossimo novembre, quindi 3,3 milioni l’anno da cui detrarre il 15% dovuto all’Inter. Insomma, 2,8 milioni all’anno di incasso, a cui aggiungere 6,5 una tantum di bonus facili e altri 6,5 più complicati, legati alla permanenza di Zaniolo nel medio periodo. Comunque la si veda, nell’immediato alla Roma entrerà in cassa niente: non un grande affare per il club mentre Mourinho al di là delle mani avanti qualche attaccante ce l’ha ancora, dal rinato Abraham a Belotti, da Dybala ad El Shaarawy, senza contare il giovane Volpato e il bocciato Solbakken. Non è che Inter, Milan o Juventus abbiano più giocatori da ruotare.
Tornando a Zaniolo, quali sono le sue reali prospettive al Galatasaray? Nella squadra allenata dall’ex interista (dal 2001 al 2004) Okan Buruk gli stranieri di qualità non mancano, quasi tutti ex Serie A: da Icardi a Mertens, da Torreira a Muslera fino a Sergio Oliveira, ex compagno alla Roma. La posizione di Zaniolo è scontata: giocherà a destra sulla linea dei trequartisti (il Galatasaray pratica il 4-2-3-1) dietro a Icardi, quindi insieme al centrale Martens e ad Aktürkoglu che gioca a sinistra. Non è proprio una posizione in cui si segnano valanghe di gol, che del resto Zaniolo non ha mai segnato nemmeno (in totale 24 in quattro stagioni e mezza di Roma) quando ha fatto la seconda punta o il centravanti arretrato. Di sicuro il Galatasaray sta dominando la Süper Lig, con 9 punti di vantaggio sul Fenerbahce. E se ha investito questi soldi su Zaniolo, che con i bonus diventerà il colpo più costoso nella storia del club superando Jardel, significa che punta su di lui non per vincere adesso ma per il futuro.
Chissà se il concetto è chiaro ad un giocatore ancora alla ricerca di una vera identità tecnica ma che per fisico e talento rimane uno dei pochi italiani giovani (il 2 luglio farà 24 anni) ad avere grandi potenzialità. Situazione seguita con attenzione da Mancini, fra l'altro ex Galatasaray (eliminò la Juventus in Champions League), che nelle amichevoli premondiali (senza Mondiale) contro Albania e Austria lo ha riconvocato, e che si è sempre rifiutato di paragonarlo a Balotelli per varie ragioni, prima fra tutte che Balotelli alla sua età era un fenomeno che le grandi d’Europa si contendevano, mentre Zaniolo alla fine ha avuto soltanto un’offerta del Bournemouth. Una storia strana, perché l'eroe della finale di Conference League fino a due mesi fa non aveva alcuna voglia di lasciare Roma e con Mourinho aveva un rapporto discreto. Una storia che potrebbe avere soltanto sconfitti, e fra questi anche gli ultras aziendalisti che nei giorni scorsi avevano minacciato Zaniolo sotto casa.
stefano@indiscreto.net
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