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Nations League, Italia da Final Four© Getty Images

Nations League, Italia da Final Four

Gli azzurri della Generazione Z di Mancini vincendo a Budapest hanno scavalcato l'Ungheria nel Gruppo C e si sono guadagnati la qualificazione alle semifinali, con Dimarco e Donnarumma migliori in campo. Non è il Mondiale, ma un buon modo per ripartire sì... 

Stefano Olivari

27.09.2022 ( Aggiornata il 27.09.2022 02:47 )

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L’Italia di Roberto Mancini vince 2-0 a Budapest contro l’Ungheria capolista, la supera e conquista con grande merito le semifinali di Nations League, che si giocheranno a metà del prossimo giugno. Contro il suo ex compagno nella Sampdoria Marco Rossi è la risposta che Mancini cercava, pur senza paragonare le Final Four di questa competizione (raggiunte per la seconda volta di fila) alla partecipazione ad un Mondiale. Non è banale arrivare primi in un girone con Germania e Inghilterra (a proposito, ultima e retrocessa) e ancor meno lo è con un gruppo per metà forzatamente diverso da quello campione d’Europa nel luglio 2021. È la Nazionale della Generazione Z, da Donnarumma a Raspadori, da Dimarco a Gnonto, da Barella a Scamacca, con pochi più anziani e quasi tutti in via di sostituzione.

In una Puskas Arena spettacolare, anche per il pubblico caldissimo, Mancini ripropone il 3-5-2 visto per la prima volta contro l’Inghilterra: Donnarumma in porta, Toloi, Bonucci e Acerbi in difesa, Di Lorenzo, Barella, Jorginho, Cristante e Dimarco a centrocampo, Raspadori e Gnonto in attacco. Nonostante i diversi inserimenti semiannunciati, da Bastoni a Pobega, si tratta della stessa formazione di partenza tre giorni prima a San Siro, con l’eccezione di Gnonto al posto di Scamacca. L’Italia comincia con un ottimo atteggiamento, pressando gli ungheresi fin dalla costruzione del portiere e creando tante situazioni pericolose. Il gol del vantaggio arriva proprio dal pressing, al 27’, con pallone sporcato da Barella, Gnonto che prova ad anticipare Gulacsi e Raspadori che sul rimpallo è freddissimo nell’aggirare tutti e segnare l’1-0. Per l’attaccante del Napoli il quinto gol in azzurro in 15 partite ed un posto sempre più speciale nel cuore di Mancini.

L’Italia continua a giocare, con Di Lorenzo e Dimarco (migliore in campo insieme a Donnarumma) entrambi in versione extralusso, l’Ungheria si sveglia e all’inizio del secondo tempo nella stessa azione costringe Donnarumma a tre parate una più difficile dell’altra, pazzesca la terza su Szalai a un metro dalla porta. Onorando la solita legge del calcio, al 52’ arriva il raddoppio azzurro dopo una la migliore azione manovrata viste da Euro 2020 ad oggi: da Barella a Cristante che crossa basso per Dimarco che chiude sul secondo palo e segna la sua prima rete con la maglia dell’Italia. A questo punto l’Ungheria rischia tutto ed ogni azione diventa un’azione da gol: miracolo di ginocchio di Donnarumma su un colpo di testa di Styles, altre occasioni per gli azzurri. Grande confusione, che Mancini non apprezza. La squadra di Marco Rossi dà il massimo e l’Italia non riesce a difendere un pallone che sia uno per un buon quarto d’ora, Gnonto si fa male ed entra Gabbiadini, poi visto come si è messa la partita dentro Scamacca per Raspadori. L’Ungheria reclama un rigore abbastanza netto per spinta di Bastoni su Adam, ma il VAR dice no.

Dopo questo episodio la partita si smorza senza un vero perché e l’Italia la porta a casa, insieme alla qualificazione alle Final Four di Nations League. Non sarà come giocare il Mondiale, anzi non c’entra proprio niente, però era il modo meno peggio di ripartire: basti pensare ai discorsi che si facevano a giugno dopo le disfatte con Argentina e Germania. Mancini ha ritrovato una squadra ed è per questo che non tutti gli assenti rientreranno. Dove arriverà questa Italia? Il 2026 è lontano, il Qatar tremendamente vicino: le amichevoli di novembre (16 e 20) contro Albania e Austria corrono il forte rischio di trasformarsi in due funerali, ma l'Italia è rinata.

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