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Contro l'Inghilterra un'Italia da Mondiale© LAPRESSE

Contro l'Inghilterra un'Italia da Mondiale

Gli azzurri di Mancini hanno battuto a San Siro la squadra di Southgate, guadagnandosi la speranza di andare avanti in Champions League e la testa di serie ad Euro 2024...

Stefano Olivari

23.09.2022 ( Aggiornata il 23.09.2022 23:58 )

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L'Italia di Roberto Mancini ha compiuto una piccola impresa battendo 1-0 l'Inghilterra a San Siro, con un gran gol di Giacomo Raspadori. Piccola perché perché stiamo parlando di Nations League, ma sarebbe grande pensando al momento della Nazionale: fuori dal Mondiale, senza metà del gruppo campione d'Europa a causa di infortuni o altro, in una spirale di negatività guardando a cosa (non) sta venendo fuori dal settore giovanile. Una vittoria che davvero serviva, anche per il modo in cui è maturata. In concreto l'Italia diventa seconda del suo girone, a 2 punti dall'Ungheria capolista: lunedì sera a Budapest avrà la possibilità dei arrivare prima, battendo la soprendente squadra di Marco Rossi (vittoriosa sulla Germania), riuscirci non lenirebbe il dolore mondiale ma sarebbe lo stesso un ottimo risultato. Inoltre è anche stata raggiunta la certezza di essere testa di serie al sorteggio dei gironi di qualificazione per Euro 2024, che avverrà il 9 ottobre a Francoforte. Mancini nella cinquantaquattresima partita da allenatore della Nazionale ha abbandonato il 4-3-3 come schieramento di partenza e già questa sarebbe stata una notizia. Troppo pochi i giocatori offensivi disponibili ed in forma, quindi via libera ad un 3-5-2 quasi sperimentale: Donnarumma in porta, Toloi, Bonucci e Acerbi in difesa, Di Lorenzo, Barella, Jorginho, Cristante e Dimarco a centrocampo, in attacco Raspadori e Scamacca. L'Italia ha iniziato bene, pressando con ordine, e soltanto in pochi momenti è andata sotto nel gioco contro un'Inghilterra piena di talento da metà campo in su, con Bellingham in grande forma. Certo è che Donnarumma ha compiuto sì qualche intervento, ma l'Inghilterra mai è stata davvero pericolosa mentre gli azzurri hanno creato occasioni e ancor di più situazioni pericolose, sia a partita bloccata sia dall'1-0 in avanti, con l'entrata di Gnonto che ha dato una ulteriore sferzata, anche se Scamacca aveva fatto il suo. Nel finale più volte gli azzurri hanno sfiorato il raddoppio, soprattutto con Dimarco e Gabbiadini, esaltando un San Siro comunque già ben disposto. Vittoria strameritata e non è poco, contro una delle squadre che si giocherà il Mondiale in Qatar come una fra le favorite. Non è che improvvisamente in Italia ci sia stata una fioritura di talenti, i giocatori sono sempre quelli, ma almeno l'anno orribile è stato messo alle spalle. Adesso bisogna battere l'Ungheria: non sarebbe esattamente una cosa tipo Italia-Brasile 1982, manteniamo il senso delle proporzioni pensando al fallimento galattico da cui si si arriva, ma gli azzurri e Mancini sono stati bravi a riprendere in mano il proprio destino almeno in Nations League. Inutile associare i risultati della Nazionale ai problemi del calcio italiano, una è una squadra e l'altro un movimento. E con questo spirito la squadra se la può giocare, sia pure con meno talenti e meno scelte, contro le migliori nazionali. 

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