Monza, esonerato Stroppa

Berlusconi e Galliani hanno cacciato l'allenatore della promozione in A, affidando provvisoriamente ala squadra a Palladino. Una soluzione quasi annunciata...

Monza, esonerato Stroppa
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Stefano OlivariStefano Olivari

Pubblicato il 13 settembre 2022, 15:02

Giovanni Stroppa non è più l'allenatore del Monza, visto che è stato esonerato dopo il disastroso inizio di stagione: vittoria con il Frosinone in Coppa Italia e poi 5 sconfitte su 6 partite in campionato, anche se il calendario non è stato facile (fra le sconfitte Napoli, Roma e Atalanta). Berlusconi e Galliani hanno evidentemente ritenuto inutile aspettare la probabile sconfitta con la Juventus per invertire una tendenza che per loro, convinti di avere costruito una squadra quasi da Europa League, era inaccettabile. Per questo il Monza è stato affidato a Raffaele Palladino, tecnico della Primavera e molto stimato da Galliani, in attesa di scelte definitive. Gli allenatori disoccupati, in tutte le categorie (vecchie glorie, mestieranti, emergenti, amici dei giornalisti), non mancano. Chiunque sia il successore di Stroppa, con questa rosa dovrà arrivare fino a gennaio, cioè in pratica andare avanti ancora due mesi visto lo stop per il Mondiale. Una rosa che non è quella del Real Madrid e che non è tanto male visto che fra i nuovi arrivi c'è gente che è stata o sarà nel giro della Nazionale come Cragno, Izzo, Ranocchia, Rovella, Sensi, Pessina, Petagna, Caprari... si può dire, andando contro il mainstream, che il Monza forse ha pagato proprio questa fiducia negli italiani di classe media, il cui livello è molto sopravvalutato (e Mancini lo sa bene). Certo poche partite, di cui la metà ingiocabili, sono poche per giudicare un allenatore, ma questo è il calcio e va bene a tutti. Anche a chi viene esonerato (a Stroppa in 11 anni di carriera è successo 4 volte, a cui aggiungere le dimissioni con il Pescara). Di sicuro un allenatore con tre promozioni nel curriculum merita un'altra chance, dopo questo esonero quasi annunciato dalle grandi ambizioni (sbagliate) di Berlusconi e Galliani.

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