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Serie A 2022-23: la nuova Juventus© Juventus FC via Getty Images

Serie A 2022-23: la nuova Juventus

La squadra bianconera dopo la prima giornata di campionato post-calciomercato: per Allegri rosa da scudetto, con il recente passato quasi cancellato...

Stefano Olivari

04.09.2022 ( Aggiornata il 04.09.2022 18:33 )

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Come gioca la Juventus di Allegri? Dopo il pareggio di Firenze e cinque giornate di campionato si può dire, al di là della classifica che è meglio di quella della scorsa stagione: male. Ma il calciomercato ha messo, o meglio ancora metterà, in mano all'allenatore una squadra da scudetto e che quindi rispetto ai livelli attuali dovrà migliorare. Certo è che buona parte del mercato di Agnelli, Arrivabene e Cherubini è stato legato alla cancellazione degli errori del recente passato, per costruire intorno al grande colpo dell'estate, cioè Pogba, una squadra solida e pronta a vincere subito, senza equivoci. Una squadra che in due sessioni di mercato, contando anche gennaio che ha portato Vlahovic, è stata letteralmente ribaltata, al di là della maturazione di talenti che erano già in casa, su tutti Fabio Miretti. Dunque Vlahovic e Di Maria per un attacco titolare che prima o poi avrà anche Chiesa e che come nuova alternativa ha Milik, Pogba e Paredes per il centrocampo, Kostic sulla sinistra, Bremer e Gatti per una difesa che aveva perso Chiellini per limiti di età e De Ligt per soldi. Solo le questioni finanziarie spiegano l'operazione Zakaria, arrivato a gennaio e partito adesso per il Chelsea. Addio a Ramsey, contratto risolto, forse arrivederci ad Arthur prestato al Liverpool, tutto è stato scritto e detto dei contratti di Dybala e Bernardeschi lasciati scadere. La senzazione è che nel caso dell'argentino, dagli infortuni frequenti ma anche stimatissimo da Allegri (e da Vlahovic), si sia trattato di una questione di principio, a pochi mesi da una proposta di prolungamento da lui rifiutata: al di là del piede mancino, Di Maria ha cinque anni in più e caratteristiche diverse, quindi l'operazione rimane difficile da spiegare anche entrando nella logica dell'instant team. La difesa, con Alex Sandro all'ultimo anno in bianconero e Bonucci di 35 anni, appare sulla carta affidabile, il centrocampo è ovviamente legato al rientro di Pogba e non è escluso che l'indesiderato Rabiot trovi più spazio di McKennie e Locatelli, l'attacco con un Chiesa al 90% sarà notevolissimo. Non è una squadra perfetta, ma nessuna concorrente lo è: lotterà per lo scudetto e forse lo vincerà anche, senza badare all'estetica. 

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