Serie A 2022-23: la nuova Cremonese

Anche la Cremonese, come le altre neopromosse, si presenta in Serie A ribaltando la rosa che l'ha portata in Serie A. Segno dell'ambizione di Arvedi, a pensare bene, ormai al quindicesimo anno da proprietario. Così a Massimiliano Alvini, peraltro nuovo anche lui, è stata consegnata una squadra con singoli molto interessanti ed un obbiettivo chiaro: salvarsi, per onorare al meglio il ritorno nella massima categoria dopo 26 anni. Presidente era Luzzara e allenatore Gigi Simoni, per dire quanto tempo sia passato. Così sono stati spesi di soli trasferimenti quasi 30 milioni di euro, di cui la metà per Dessers, dal Genk, e Felix, dalla Roma. Molto importante per l'attacco l'arrivo di Okereke dal Bruges, mentre la difesa è stata rinforzata dall'esperienza di Chiriches e Vasquez, oltre che da Aiwu, a nostro giudizio il migliore acquisto in proporzione a quanto è stato pagato. Una buona notizia il ritorno di Carnesecchi, che con Radu formerà una coppia che per somma di valore poche squadre di A hanno. Sono ancora difficili da inquadrare le tante scommesse, da Lochoshvili a Hendry, mentre più concreto sembra Ghiglione sulla fascia destra, in una squadra che Alvini schiera con il 3-4-1-2 e Zanimacchia chiamato a rifinire per le due punte, che in partenza saranno Dessers e Okereke. Di base una squadra costruita con criterio, e con la regia di Ariedo Braida non poteva che essere così, ovviamente con giocatori non strappati al Real Madrid ma quasi tutti nel pieno della carriera. Una squadra dove la principale incognita è l'allenatore, visto che a 52 anni Alvini, ennesimo esponente della scuola toscana, è un esordiente in Serie A. Non significa che sia scarso, anche perché il suo curriculum fino alla C è molto solido e anche in B non ha fatto male, ma le categorie, per citare Allegri, esistono. In sintesi, una squadra che si può salvare se arriverà alla sosta mondiale facendo qualche punto.