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La prima di Di Maria© LAPRESSE

La prima di Di Maria

Il campione argentino ha illuminato una prima giornata di Serie A in cui tutte le prime otto squadre della scorsa stagione hanno vinto, dal Milan campione d'Italia all'Atalanta in fase di transizione...

Redazione

15.08.2022 ( Aggiornata il 15.08.2022 23:26 )

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Tutti fenomeni? Nel primo turno della Serie A 2022-23 le prime otto squadre della scorsa stagione hanno tutte vinto, anche quelle con un precampionato difficile ed un mercato ancora aperto. Assurdo tirare conclusioni a Ferragosto. E ricominciamo ovviamente con il Milan, che è uguale a quello che ha la scorsa stagione ha vinto lo scudetto, con in più un De Ketelaere che si sta inserendo bene ed un Origi che quando starà bene dovrebbe essere la punta titolare, con tutto il rispetto per i gol fatti da Rebic all’Udinese, per Giroud uomo scudetto come pochi altri e per il capitano non giocatore Ibrahimovic. All’esordio la difesa ha ballato e la partita è stata raddrizzata da errori della squadra di Sottil, ma la sensazione è che quest’anno la differenza il Milan potrebbe farla davanti, dove Pioli ha molte più soluzioni sulla linea dei trequartisti.

L’Inter ha confermato a Lecce le impressioni del precampionato, cioè quelle di una squadra dove molti si sentono provvisori e che ha perso il miglior giocatore della scorsa stagione, cioè Perisic. Il primo settembre Skriniar e Dumfries, autore del gol del 2-1 al 95’, saranno ancora con Simone Inzaghi? Il primo a non saperlo è l’allenatore, che alla società ha fatto pervenire messaggi precisi. Lukaku ha segnato, ma sembra più simile a quello recente del Chelsea che a quello tirato a lucido da Conte. Al di là del minuto del gol, l’Inter ha meritato ed è stata fedele alla tradizione di Inzaghi, quella di crederci fino alla fine osando con le sostituzioni.

Nel ricordo di Claudio Garella, scudettato in entrambe le squadre (che in totale di scudetti ne hanno vinti tre). la vittoria più convincente di tutte è stata quella del Napoli a Verona, al di là del 2-5 che ad inizio secondo tempo era un 2-2. L’era post Koulibaly, Mertens, Insigne e forse Fabian Ruiz è iniziata bene, ma in certi momenti la squadra di Cioffi è sembrata quasi uno sparring partner. Lozano e un grande Kvaratshkelia i migliori per Spalletti, ma Verona troppo provvisorio per essere considerato un avversario credibile.

Troppa la differenza anche fra Juventus e Sassuolo, per Di Maria grande esordio, gol e assist per Vlahovic, con però poi un infortunio da valutare. Pochi i tiri in porta, vittoria da Allegri anche se con un punteggio non da Allegri. Lo 0-1 non dice invece tutto della superiorità della Roma a Salerno, che davanti a Sepe ha sbagliato l’impossibile con Zaniolo e Dybala, mentre Abraham quasi non si è visto. La Lazio trascinata da Immobile ha piegato il Bologna,mentre la Fiorentina ha fatto il suo contro la Cremonese e la Sampdria contro l’Atalanta. Il Torino è passato sul campo di un Monza disorganizzato, ma non ha risolto alcuno dei suoi problemi: Juric contro Cairo, Juric contro Vagnati, Juric contro Lukic. Chissà se Juric potrà o vorrà terminare la stagione su questa panchina.

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