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L'anno orribile dell'Italia© Getty Images

L'anno orribile dell'Italia

La stagione che ha visto la Nazionale di Mancini mancare la qualificazione al Mondiale si è chiusa con una disfatta contro la Germania. A settembre si ripartirà, ma come?

Stefano Olivari

14.06.2022 ( Aggiornata il 14.06.2022 23:09 )

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La peggiore stagione nella storia della Nazionale italiana, la peggiore insieme a quella di quattro anni fa, si è giustamente chiusa con una disfatta contro un'avversaria storica come la Germania. Il 5-2 subito dalla squadra di Flick, dopo essere stati sotto 5-0, è definibile in una maniera sola: imbarcata. Che i soliti esordienti (a questo giro Luiz Felipe, Scalvini e Caprari) in chiave simpatia ed il gol di Gnonto, più giovane marcatore nella storia dell'Italia, con i suoi 18 anni e 222 giorni (battuto il primato di Bruno Nicolè), non hanno reso meno amara. Anzi, l'atmosfera e le giustificazioni da sperimentazione continua stanno diventando irritanti.

Poco da dire sulla superiorità della Germania, trascinata da un ottimo Gundogan, come nella Finalissima contro l'Argentina appena il ritmo si abbassa la superiorità tecnica degli avversari diventa imbarazzante. Molto da dire sulla natura sperimentale dell'Italia, manifestatasi anche durante la partita, con due cambi di modulo, finendo con il 3-4-3, e con un Mancini fra l'arrabbiato e lo sconsolato, che ha ripreso duramente molti suoi giocatori ma evidentemente è riuscito a trasmettere i suoi messaggi: i tanti, troppi convocati, si sono rivelati un'arma a doppio taglio, la Nazionale dei giovani e delle porte girevoli forse attira simpatie ma è diventata un club poco esclusivo. Da salvare i buoni inizi sia di primo sia di secondo tempo, con le occasioni di Raspadori e Cristante, ma stiamo evidentemente parlando del nulla. Un disastro la difesa, anche come intensità, centrocampo non pervenuto, attacco senza punti di riferimento.

Dopo una mazzata come l'eliminazione dal Mondiale è però assurdo prendersela più di tanto per una sconfitta in Nations League, peraltro arrivata dopo le buone prove con Germania, Ungheria e Inghilterra, ma questo non toglie che la ripartenza a settembre, contro Inghilterra ed Ungheria, dovrà essere fatta di scelte nette: nessuno chiede a Mancini di fare scouting o di riformare il calcio italiano, ed in questo senso pare ci sia molta confusione. Gli italiani si accontenterebbero di una squadra credibile, consapevole di non avere la vastità di scelte di Francia, Spagna, Germania e Inghilterra (peraltro asfaltata dall'Ungheria), ma che facesse il suo, con lo spirito giusto. Dietro, ma adesso molto dietro, c'è la vittoria a Euro 2020, ma davanti c'è il nulla, fino a marzo 2023 quando inizieranno le qualificazioni per Euro 2024. Starà a Mancini riempire questo nulla di contenuti, oltre che di speranze. Pensando in piccolo, si può dire che battendo Inghilterra ed Ungheria l'Italia potrebbe vincere il suo girone di Nations League ed andare alle Final Four, ma nell'anno del Mondiale a chi interessa? Estate lunga, con possibili sorprese per Mancini ma anche da Mancini. 

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