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Juventus e Salernitana le regine di gennaio© Juventus FC via Getty Images

Juventus e Salernitana le regine di gennaio

Dall'Inter al Cagliari, dalla Fiorentina alla Lazio: un mercato di riparazione molto interessante potrebbe cambiare tante cose in testa e in coda alla Serie A...

Stefano Olivari

01.02.2022 ( Aggiornata il 01.02.2022 11:36 )

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Il calciomercato di riparazione è terminato e bisogna dire che si è trattato di uno dei più interessanti della storia italiana, visto che può ribaltare le situazioni sia nella parte alta della classifica sia in quella bassa. Non è che siano diventati tutti fenomeni, come vorrebbe il marketing editoriale, ci sono vincitori e vinti. Ed è impossibile non partire da Vlahovic alla Juventus, che significa tante cose, ma nel nostro piccolo mondo fondamentalmente una: che la squadra di Allegri, già in serie positiva come risultati, cambierà passo come pericolosità in attacco e che per una fra Inter, Napoli, Milan e Atalanta ci sarà almeno un fallimento sportivo, per come si era messo il loro campionato, se si vuole usare la Champions League come parametro per qualsiasi giudizio. Per non parlare di Roma e Lazio, che in ogni caso stavano già pensando alla prossima stagione. Per l’Inter farsi rimontare da quattro squadre sarebbe da suicidio (da ricordare che rispetto alla Juventus ha 11 punti in più e una partita in meno), ma anche per Napoli, Milan e Atalanta lo scenario non sarebbe molto diverso, soprattutto per il Milan che ha bisogno del bollino Champions per massimizzare il suo valore di mercato. Non occorre essere campioni di dietrologia per individuare quale squadra, fra le prime quattro attuali, il sistema sacrificherebbe più volentieri.

Con una facile battuta si può dire che Fabio Paratici i migliori colpi per la Juventus degli ultimi anni li abbia fatti come dirigente del Tottenham, prendendo un Bentancur sceso di livello ed in prestito con diritto di riscatto Kulusevsky, ma certo è che la svolta bianconera doveva passare prima di tutto dall’addio ad alcuni giocatori che Allegri non vedeva più, come anche Ramsey (prestito), senza inerpicarsi in considerazioni finanziarie che scompaiono di fronte alla realtà: puoi fare tutti gli errori del mondo, ma se i tuoi azionisti ti danno in 3 anni 700 milioni di euro puoi sempre ripartire. Adesso la Juventus è da Champions: non da quarto posto, il miserabile obbiettivo di troppi in partenza, ma da Champions vera, nel senso di passare gli ottavi e di presentarsi ai quarti senza paura, con la tentazione del 4-4-2 blindato anche da Zakaria in mezzo, e con Vlahovic supportato da Morata o dall’ultimo Dybala bianconero (forse).

In proporzione ai mezzi finanziari la Salernitana è stata la regina di questo mercato non meno della Juventus, la nuova proprietà fra un ricorso e l’altro di Lotito non si è rassegnata ad una indolore retrocessione e Walter Sabatini ha tirato fuori tutta la sua esperienza: fra acquisti veri e prestiti, se pensiamo alla formazione migliore che potrebbe schierare Colantuono ci sono sei o sette titolari nuovi, alcuni anche di nome come Fazio, Radovanovic e Verdi, con Ederson che potrebbe rivelarsi una sabatinata. Insomma, la B è probabile ma non più sicura come appariva qualche giorno fa.

Fra chi si è mosso bene da citare l’Inter, che con Gosens ha un credibile dopo-Perisic e con Caicedo ha un soldato di Simone Inzaghi, una riserva da gol pesanti: un mercato per il presente, per puntare senza se e senza ma al secondo scudetto di fila senza chiedere soldi a Zhang. Forse molti tifosi della Fiorentina non lo pensano, ma il mercato viola è stato molto buono: incassati 80 milioni per un Vlahovic che fra sei mesi sarebbe andato via a 30 e fra un anno e mezzo a zero, spese cifre ragionevoli per Ikoné e Cabral, scommesso poco su Piatek che potrebbe riesplodere. Intelligente la Roma con Sergio Oliveira e Maitland-Niles, assurdo fare di più per arrivare comunque sesti o settimi. In zona salvezza bene anche il Cagliari con Goldaniga ed i prestiti di Lovato e Baselli, un’incognita il Genoa dalle mille operazioni (sembra quasi che Preziosi sia ancora presidente).

Il Napoli non doveva fare molto e nel dubbio non ha fatto quasi niente, cioè Tuanzebe che comunque senza infortuni di altri non giocherà mai. L’Atalanta vende Gosens al massimo possibile ed investe su Boga, pensando già al dopo Ilicic: non è meglio dell’Atalanta di due mesi fa. Malino il Milan, non in assoluto ma in relazione a quel posto Champions che sta per saltare: Pioli può ovviamente arrivarci lo stesso, in Champions, anche senza un difensore ed un attaccante sani e nuovi, ma certo la proprietà non lo ha aiutato. Il club è in vendita come l’Inter, ma le strategie per massimizzarne il prezzo sono diverse. Malissimo la Lazio, sia come giocatori pronti subito sia come acquisti di prospettiva: il progetto Sarri forse coincide con Sarri stesso, sta iniziando a sospettarlo anche lui.

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