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La Pistoiese in Serie A

La Pistoiese in Serie A

Quaranta anni fa la squadra allenata da Enzo Riccomini con Marcello Lippi leader in campo conquistò una storica promozione, per disputare quello che a tutt'oggi rimane il suo unico massimo campionato nell'era del girone unico...

Stefano Olivari

01.06.2020 ( Aggiornata il 01.06.2020 11:13 )

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La Pistoiese ha disputato una sola stagione in Serie A nella storia del campionato a girone unico e la promozione che la rese possibile arrivò il primo di giugno di 40 anni fa, con la squadra allenata da Enzo Riccomini che aveva Marcello Lippi come leader in campo. Pareggiando 0-0 con il Lecce, in una di quelle partite di fine stagione di una volta (ma anche di adesso), quella Pistoiese conquistò quindi il massimo campionato, ai tempi a 16 squadre, con un turno di anticipo, soprendendo tutti perché il presidente Marcello Melani aveva messo insieme una squadra davvero con pochi soldi. Una squadra che già la stagione prima aveva disputato un bel campionato ma che nel 1979-80 scrisse la storia, salvandosi poi anche dal calcioscommesse da cui era stata sfiorata. 

Tanti i giocatori di esperienza, per non dire a fine carriera, da Frustalupi a Rognoni a Lido Vieri (che però era ormai la riserva di Moscatelli), ai quali l’estate precedente si erano aggiunti altri giocatori vicini al ritiro come l’attaccante Livio Luppi e appunto Lippi, il Lippi futuro campione del mondo 2006 da allenatore, che aveva chiuso la sua lunga carriera nella Sampdoria. È importante ricordare come un discreto giocatore di Serie A (anche se le ultime due stagioni erano state in B) di 31 anni, quale era appunto Lippi, fosse considerato finito e buono al massimo per fare il libero una provinciale con pochissimi soldi come la Pistoiese. Insieme a lui e Luppi nel 1979 erano arrivati anche giocatori più giovani, come il futuro collega allenatore Francesco Guidolin e l’ex grande promessa dell’Inter Roberto Cesati: tutti insieme disputarono una grande stagione e quello che viene ricordato come il catenaccio di Riccomini era in fin dei conti lo schema base di quasi tutte le squadre di A e B in Italia.

Comunque Riccomini, che sei anni prima aveva conquistato la promozione in A anche con la Ternana, si era ormai fatto la fama di allenatore di categoria, in senso positivo, lasciò Pistoia ma rimase in B accettando le grandi offerte della Sampdoria da poco acquistata dall’ambizioso Paolo Mantovani. Sarebbe durato poco, sostuituito da Ulivieri, così come sulla panchina della Pistoiese di Serie A sarebbe durato poco Vieri, buttato nella mischia da Melani (uno dei presidenti più superstiziosi della storia, ispiratore di più di un personaggio cinematografico trash) senza la minima esperienza e poi messo sotto la tutela di Edmondo Fabbri. Come allenatore giovane il predestinato era però Lippi, che in effetti qualche anno più tardi la Pistoiese (in C2) l’avrebbe guidata e che in quell’ultima stagione in A giocò poco. E nell’anno ricordato solo per Luis Silvio, nonostante arrivi di un certo peso (Bellugi, Agostinelli, Chimenti, Badiani, Paolo Benedetti), e un bell’avvio, con una storica vittoria sulla Fiorentina, la Serie B fu subito riconquistata.

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