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Quando la Serie A cominciava il 7 ottobre

La partenza del massimo campionato italiano ispira confronti con gli altri tornei europei ma anche con la Serie A di un passato non troppo lontano. Diversa come numero di squadre, mentalità e soprattutto prezzi... 

Stefano Olivari

30.08.2019 ( Aggiornata il 30.08.2019 18:32 )

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Comincia la Serie A 2019-2020 ed il fatto che la prima partita si giochi il 24 agosto, con buona parte d’Italia ancora in vacanza, non colpisce più nessuno. Nemmeno quelli come noi, cresciuti con una Serie A a 16 squadre in cui la prima giornata di campionato spesso a fine settembre e a volte anche in ottobre (!), con il record della prima giornata 1973-74, addirittura il 7 ottobre… ‘Merito’ di otto giornate in meno da giocare, ovviamente, e anche di un’attività internazionale più limitata (le tre coppe erano a eliminazione diretta): quindi è impossibile rimpiangere quei tempi o anche soltanto confrontarli con quelli odierni, se non per alcuni aspetti specifici.

Partite di quel 7 ottobre 1973, tutte alle 15 e nessuna in diretta televisiva: Cagliari-Napoli, Cesena-Torino, Fiorentina-Verona, Inter-Genoa, Juventus-Foggia, Roma-Bologna, Sampdoria-Milan, Vicenza-Lazio. I biglietti più costosi erano quelli di San Siro e del Comunale di Torino, per Inter e Juventus: la tribuna centrale, di fianco a Fraizzoli ed Agnelli, costava 10.000 lire, che tradotte nel potere d’acquisto del 2019 significano 75 euro. Meno della metà, facendo una media (il prezzo varia a seconda della partita), rispetto all’Inter attuale e circa un terzo rispetto alla Juventus. Andando invece sui biglietti più economici, quelli che a Milano erano i ‘popolari’ (cioè il secondo anello di San Siro) e a Torino le curve, l’Inter costava 2.200 lire (circa 16 euro di oggi) e la Juventus 1.500 lire (poco più di 11 euro del 2019). Un terzo anello per Inter-Lecce si compra a 30 o 35 euro (ed in ogni caso i vecchi popolari erano secondo anello), mentre il più economico dei biglietti per Juventus-Napoli è stato comprato a 67 euro. Detto che tante cose in termini reali costano il doppio o il triplo rispetto al 1973, non solo i biglietti dello stadio, è indiscutibile che oggi il calcio di alto livello un po’ in tutta Europa sia alla portata di classi sociali diverse rispetto a quelle del passato. In altre parole, le persone in difficoltà finanziaria il calcio lo possono vedere solo al bar, oggi più di ieri.

Quanto alla data di inizio, essendo la Premier League partita due settimane fa, il confronto invece si può fare rimanendo nella storia moderna a 20 squadre, formula imposta dal caso Catania nel 2004-2005 e mai più toccata, messa in discussione senza troppa convinzione soltanto quando certo calcio di fine stagione supera i confini dell’indecenza. Nel 2004 si partì l’11 settembre, data che adesso sarebbe inconcepibile, ma già dal campionato seguente si sarebbe iniziato in agosto (il 28), e sempre in agosto si sarebbe iniziato, con due altre eccezioni. Nel 2006, stagione post Calciopoli e post Mondiale vinto in Germania, per i tanti ricorsi pendenti il calnedario fu sorteggiato il 30 agosto e si iniziò a giocare il 10 settembre. Nel 2011 si iniziò invece con… la seconda giornata, il 9 settembre, visto che la prima, prevista in agosto, era saltata per uno sciopero dell’Associazione Italiana Calciatori. Nell’altro senso il record per la prima giornata è il 18 agosto, stabilito proprio l’anno scorso. Impossibile oggi non essere in linea con il resto dell'Europa, anche se le abitudini vacanziere degli italiani sono rimaste più o meno le stesse del 1973. 

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