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La Juventus più forte delle otto© Juventus FC via Getty Images

La Juventus più forte delle otto

Al di là dei record, ricordando tutti gli ultimi otto scudetti bianconeri viene da pensare che mai la distanza con il resto della serie A sia stata ampia come quest'anno...

Stefano Olivari

23.04.2019 ( Aggiornata il 23.04.2019 21:54 )

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L’ottavo scudetto consecutivo della Juventus è stato celebrato in tono minore, un po’ per la fresca eliminazione dalla Champions League ad opera dell’Ajax e molto perché l’ottavo scudetto non può ovviamente avere lo stesso sapore del primo e nemmeno del quarto. Questo non toglie che faccia impressione ricordare non tanto le tre Juventus vincenti di Conte e le cinque di Allegri, quanto le avversarie che nel corso di otto stagioni si sono susseguite nel cercare di contrastare i bianconeri. Qualcuna li ha anche spaventati, nessuna è però riuscita almeno a giocarsela fino all’ultima giornata.

Nella stagione 2011-12 il grande protagonista juventino è Andrea Pirlo, lasciato andare dal Milan ai tempi allenato da Allegri e subito protagonista a Torino. È una Juventus senza un vero punto di riferimento in attacco, ma che con Vidal e Marchisio riesce a segnare gol importanti. La partita che tutti ricordano è quella del 25 febbraio a San Siro con il Milan, quella del gol non convalidato a Muntari, ma va ricordato anche che i rossoneri trascinati da Ibrahimovic si sono saputi riprendere arrivando a fine marzo ad avere 4 punti di vantaggio sulla Juventus. Che però cambia marcia e si ritrova a due giornate dalla fine con un punto di vantaggio sul Milan. Lì una vittoria della Juventus e la contemporanea sconfitta milanista nel derby assegnano il primo scudetto del ciclo, con una giornata di anticipo. Alla fine i punti sul Milan saranno 4. È una Juventus che schierata con il 3-5-2 ha questa formazione tipo: Buffon – Barzagli, Bonucci, Chiellini – Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Estigarribia – Matri, Vucinic.

La stagione seguente è la prima senza Del Piero, dopo 19 anni, ma anche la prima con Pogba. L’unica vera rivale è il Napoli di Mazzarri, che però non arriva mai davvero ad impensierire Conte, che vince il suo secondo scudetto con 3 giornate di anticipo e chiuderà con 9 punti sulla squadra di Cavani. Juventus tipo sempre con il 3-5-2: Buffon – Barzagli, Bonucci, Chiellini – Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah – Vucinic, Giovinco. Nel 2013-14, ultimo anno di Conte, si rinforza l’attacco con Tevez e Llorente, anche nell’ottica di fare meglio in Champions. La Roma di Garcia inizia alla grande, ed anche il Napoli di Benitez non è male, ma la squadra di Conte tritura tutti, vincendo lo scudetto con 2 giornate di anticipo ma in realtà molto prima. Ed il record di punti a quota 102 è clamoroso. I punti di vantaggio sulla Roma, nelle ultime giornate letteralmente crollata, saranno alla fine 17, per una formazione tipo che possiamo ricordare così: Buffon – Barzagli, Bonucci, Chiellini – Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah – Llorente, Tevez.

Nell’estate 2014, quella del cambio Conte-Allegri con modalità tuttora non chiarite, la Juventus non si rinforza più di tanto e il solo Morata porta un po’ di aria nuova. La Roma, sempre allenata da Garcia, disputa un buon girone di andata, ma si spegne a metà stagione e così Allegri festeggia lo scudetto con ben 4 giornate di anticipo. Alla fine i punti di vantaggio sulla Roma saranno di nuovo 17, ma la formazione tipo un po’ cambiata e soprattutto da schierare con il 4-3-1-2: Buffon – Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra – Vidal, Marchisio, Pogba – Maxi Pereira – Llorente, Tevez. Il quarto scudetto del ciclo viene festeggiato salutando Pirlo e Vidal, poi prendendo dal Palermo Dybala e dal Real Madrid, in scadenza di contratto, Khedira. Non solo: dall’Atletico Madrid arriva Madzukic e dal Porto Alex Sandro. Quello 2015-16 sembra finalmente un campionato equilibrato: nel girone di andata il Napoli di Sarri, l’Inter di Mancini e la Fiorentina di Paulo Sousa sono incollate alla Juventus. A tenere duro è però solo il Napoli, con la Juventus che vincerà il quinto scudetto del ciclo a 3 giornate dalla fine e con i punti finali sul Napoli secondo che saranno 9. Formazione tipo, che Allegri schiera con diversi moduli ma più spesso con il 3-5-2: Buffon – Barzagli, Bonucci, Chiellini – Cuadrado, Khedira, Marchisio, Pogba, Evra – Morata, Dybala.

Sembra l’inizio di una grande rivalità, ma nell’estate 2016 vengono presi i giocatori chiave di Napoli e Roma, Higuain e Pjanic, per dimenticare la partenza di Pogba verso il Manchester United. Per la Juventus una stagione tranquilla, tenendo a distanza le comunque buone Roma di Spalletti e Napoli di Sarri. Infatti la certezza matematica dello scudetto arriverà soltanto a una giornata dalla fine e i punti di vantaggio della Roma seconda saranno 4. Nel 2017 arrivano Bernardeschi, De Sciglio e Douglas Costa, ma questa volta il Napoli lotta fino alla fine. Lo scudetto arriva con una giornata di anticipo e i punti di vantaggio saranno alla fine 4. Impressionanti i 91 del Napoli secondo. Il resto è storia di oggi, con lo scudetto, il primo dell’era Cristiano Ronaldo, vinto con 5 giornate di anticipo e il Napoli di Ancelotti secondo però mai realmente in corsa. Con i punti di distacco che attualmente sono 20. Ricapitolando le giornate di anticipo rispetto alla fine del campionato, per la certezza matematica: 1, 3, 2, 4, 3, 1, 1, 5. Questi invece i punti di vantaggio sulla seconda: 4 (Milan), 9 (Napoli), 17 (Roma), 17 (Roma), 9 (Napoli), 4 (Roma), 4 (Napoli), 20 (Napoli, distacco non definitivo). Conclusione? Difficile paragonare campionati diversi, certo è che in relazione al resto della serie A mai la Juventus moderna è stata forte come quella 2018-19.

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