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Real Madrid da rifondare, anzi no© Getty Images

Real Madrid da rifondare, anzi no

La disfatta con l'Ajax potrebbe avere chiuso un ciclo straordinario, con otto semifinali di Champions League consecutive, ma l'età e il valore dei giocatori fa pensare che con pochi colpi Florentino Perez riesca a far tornare galattica questa squadra...

Stefano Olivari

06.03.2019 ( Aggiornata il 06.03.2019 16:24 )

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La disfatta con l’Ajax chiude quello che è il più grande ciclo nella storia del Real Madrid: otto semifinali consecutive di Champions League, otto percorsi di cui quattro conclusi alzando la Coppa. In rapporto al valore e al numero degli avversari, non è una bestemmia storica affermare che il ciclo del Real di Florentino Perez, Cristiano Ronaldo, Sergio Ramos e di tutti gli altri, a partire dagli allenatori (Mourinho, Ancelotti, Zidane), sia stato come peso specifico superiore al Real di Bernabeu, Di Stefano, Gento, eccetera. Questo non toglie che si debba parlare del presente e nel presente il Real Madrid attuale appare a molti come una squadra da rifondare, come avevano ritenuto quasi un anno fa Zidane e Cristiano Ronaldo. Il segreto del successo, che poi un segreto non è (mantenere unito negli anni lo stesso gruppo di campioni: facile a dirsi, difficile finanziariamente e umanamente), alla fine del ciclo presenta il conto tutto in una volta. Decisamente meglio così che navigare nella mediocrità, comunque. Ma il Real sarà poi davvero da rifondare? Vediamo.

In porta ha con Courtois uno dei migliori portieri del mondo, di soli 27 anni, e in panchina ha il sottovalutato Keylor Navas che nelle vittorie del recente passato ci ha messo più di una mano, senza contare che è stato dato in prestito al Leganes il promettentissimo Lunin. I problemi non sono fra i pali. Veniamo alla difesa. In mezzo Sergio Ramos, ieri assente per la nota vicenda dell’ammonizione cercata, a 33 anni è ancora una certezza e al suo fianco c’è un campione del mondo come Varane, 26 anni. I primi investimenti andranno fatti sugli esterni, anche se Carvajal (27 anni) fa il suo e lo scontento Marcelo (31) sarebbe in teoria ancora da corsa, in attesa che Reguilon maturi. A destra Odriozola è stato una delusione, in relazione alle aspettative, ma a 24 anni potrebbe avere un’altra chance (e uno dei migliori del settore giovanile è un terzino destro, Sergio Lopez). Nacho è un buon rincalzo, come al solito, forse in mezzo Jesus Vallejo potrebbe diventare qualcosa in più. 

A centrocampo, con il senno di poi, l’errore è stato quello di non cedere l’adesso trentaquattrenne Modric al massimo del suo valore di mercato, ma dopo l’addio a Cristiano Ronaldo non era in termini di marketing possibile rinunciare a un altro Pallone d’Oro. A 27 anni Casemiro ha ancora tanto da dare, mentre Kroos (29) non è vecchio, ma ultimamente gioca come giocano quelli con un chilometraggio troppo alto. Si è visto poco ma vale molto il giovane uruguayano Valverde. Fra centrocampo e attacco Isco (27) e Asensio (23) sono un po’ sempre nel limbo, come del resto Lucas Vazquez, campioni quando intorno hanno campioni ma non proprio trascinatori. Vinicius, nemmeno diciannovenne, si è dimostrato un ottimo acquisto e ha potenzialità enormi, ma alla fine il grande colpo andrà fatto in attacco visto che Benzema e soprattutto Bale sono a fine corsa, anche come rapportui umani con il mondo madridista: è forse l’ultima estate utile per venderli benissimo, magari a qualche club di Premier League in cerca del nome per turisti. Mariano Diaz modesto, non è chiaro quale possa essere nel calcio vero il valore di Rodrigo. È in questo reparto che bisogna intervenire pesantemente.

Insomma, abbiamo negli occhi le partite di questa stagione soprattutto le ultime, ma analizzando la rosa parlare di rifondazione sembra davvero esagerato. E infatti nei piani di Perez questa non doveva essere una stagione di transizione, visto che al di là del sentito dire sul mercato sono state buttate cifre enormi: Mariano Diaz, Odriozola, Vinicius, Courtois, Lunin e Brahim Diaz sono costati tutti insieme circa 180 milioni, 70 in più di quanto incassato per CR7 dalla Juventus. Certo il giocatore vendi-magliette, il Neymar della situazione, non è arrivato, ma questi giocatori sono pochissimi e attualmente non in vendita. Conclusione? Non siamo sicuri che questo ciclo del Real Madrid sia finito.

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