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Mondiale 2026, le città che sperano

Mondiale 2026, le città che sperano

Redazione

05.10.2017 ( Aggiornata il 05.10.2017 09:59 )

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Le qualificate per il Mondiale 2018 stanno per definirsi, il Mondiale 2022 è ancora un punto interrogativo nonostante le date già fissate, ma già si parla del 2026. Non fosse altro che perché sarà la prima edizione monstre a 48 squadre e quindi il concetto di paese ospitante sarà necessariamente allargato. Non riusciamo ad immaginare una candidatura più forte di quella congiunta Stati Uniti-Canada-Messico, per mille motivi: non ultimo quello che la rivoluzione di origine giudiziaria in seno alla FIFA è partita proprio dalla mancata assegnazione agli USA dell'edizione del 2022. Lo United Bid Committee, presieduto da Sunil Gulati, sta marciando a pieno regime e ieri ha annunciato i nomi delle 32 città rimaste in lizza (delle 41 originarie) per ospitare la manifestazione, sempre ovviamente che le venga assegnata. È chiaramente un Mondiale statunitense mascherato da Mondiale di un continente, visto che 25 città su 32 sono statunitensi e che Gulati altri non è che il presidente della federazione USA. Tutto è ancora provvisorio, visto che almeno metà delle 32 non sopravviverà al taglio e che quindi il primo Mondiale a 48 squadre si giocherà al massimo in 16 stadi. Queste le 32 città ancora in lizza, che ci siamo permessi di mettere in ordine di probabilità di avere il Mondiale, dalla più sicura a quella senza speranze: New York, Los Angeles, Miami, Città del Messico, Toronto, Boston, Washington, Orlando, Guadalajara, Montreal, Houston, Seattle, Chicago, Dallas, San Francisco, Vancouver, Phoenix, Denver, Las Vegas, Philadelphia, Monterrey, Edmonton, Baltimora, Salt Lake City, Atlanta, Kansas City, Minneapolis, Cincinnati, Tampa, Nashville, Detroit, Charlotte. Visto il format, 16 gironcini da 3 squadre e poi eliminazione diretta fino alla fine, è possibile che le città possano essere 16 per sfamare più bocche possibile, senza contare che ci sarà da gestire anche il discutibile torneo premondiale (senza squadre della UEFA, ancora beffata) che qualificherà le ultime 2 delle 48 elette. Sembra di parlare di un futuro lontanissimo, ma in realtà tutto sarà definito fra pochi mesi, il prossimo 13 giugno durante il congresso della FIFA che si terrà alla vigilia del Mondiale russo. Unico rivale dichiarato di questa megacandidatura per il megamondiale, dopo tante manifestazioni di interesse (anche dell'Inghilterra, per dirne una) finite in niente, è il Marocco. Diciamo che c'è un leggero favorito.

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