Torna la Champions League, nella sua appassionante versione a scontri diretti, ma saltuariamente si ripropone l'argomento dell'Eurolega del calcio (o Superlega o come preferite voi).
L'idea di pensare a un torneo continentale “stile Nba” con le 20 squadre top d'Europa a sfidarsi in un campionato che si porrebbe al di sopra delle leghe nazionali è un qualcosa di cui, più in maniera fumosa che concreta, si parla da anni.
Le big d'Europa, tra le quali rientrerebbero anche Inter e Milan, da anni fuori dall'élite del calcio continentale, pensano e propongono, minacciano e fantasticano. Però, al dunque, il progetto non viene mai messo nero su bianco: non uno straccio di schema su come organizzarla, né logisticamente e neanche fattivamente.
E allora, accantonando la teoria statunitense della “Lega chiusa” senza promozioni e retrocessioni, proviamo a ipotizzare come potrebbe svilupparsi la Superlega europea tanto agognata, desiderata e pensata.
Numero di squadre: 20
Se dev'essere un campionato, è improbabile pensare ad un numero maggiore di squadre impegnate nel torneo.
Come selezionarle all'inizio
3 per Inghilterra, Italia, Spagna, Germania
2 per Francia e Portogallo
4 squadre da playoff tra squadre campioni di altri Paesi
Il metodo dovrebbe essere meritocratico: si dovrebbe seguire l'ordine di classifica dei campionati nazionali dell'ultima stagione giocata.
Lo svolgimento
Andata e ritorno, classico girone all'italiana. Se proprio si vuol pensare a qualcosa di “Stile Nba” si potrebbe pensare a dei playoff tra le prima 4 o 8 per la conquista del titolo.
Il sistema promozioni/retrocessioni
Detto di come selezionare le squadre per la prima annata, dal momento dell'inizio della Superlega, dovrebbe essere inserito un sistema di promozioni e retrocessioni per garantire la meritocrazia sportiva.
Ogni stagione, la peggiore di ogni nazione dovrebbe “retrocedere” nel proprio campionato d'appartenenza, lasciando spazio a chi, intanto, avrebbe vinto il torneo nazionale (es.: Liverpool peggiore delle inglesi, lascia spazio all'Arsenal vincitore della Premier League).
Per quanto riguarda le 4 squadre arrivate dai playoff, le ultime due tornano nei rispettivi campionati, lasciando spazio a due squadre che si qualificherebbero mediante proprio il sistema dei preliminari con altre compagini.
Così pensato, il sistema garantirebbe un campionato sicuramente di altissimo livello e permetterebbe di lasciare elevata la qualità dei tornei nazionali, visto che vincerli garantirebbe l'accesso alla Superlega (o al preliminare per i campionati meno blasonati).
Lega chiusa sì, ma con criterio: se proprio la si vuol organizzare, non si depredi totalmente il calcio e la mentalità europea.
Edoardo Cozza